I trentini? Sono indebitati ma felici

I conti in rosso: oltre 24 mila euro per famiglia, +18,2% in due anni


Giuliano Lott


TRENTO. Trentini indebitati e felici. E' il quadro che emerge dai dati dell'Associazione artigiani e piccole imprese Cgia di Mestre aggiornati a fine settembre, secondo i quali il Trentino Alto Adige è la terza regione d'Italia per indebitamento medio delle famiglie, mentre Trento è la settima provincia in classifica. Tuttavia, malgrado la crescita di mutui e prestiti, la sofferenza è bassa. I dati del Cgia si basano su un raffronto su identici parametri risalente al settembre 2008. A livello nazionale, l'indebitamento delle famiglie - provocato dall'accenzione di mutui per l'acquisto della casa, di prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di immobili - è aumentato in media del 28,7%. Vale a dire che in media ogni famiglia italiana è esposta per 19.491 euro. Rispetto a questi dati, le famiglie trentine hanno un'esposizione bancaria superiore: 24.339 euro, per un totale di 5 miliardi e 422 milioni di euro, ma con un aumento rispetto al 2008 del 18,2%, appena sotto la media nazionale. La provincia di Trento è subito alle spalle di quelle di Roma - la più indebitata -, Milano, Lodi, Prato, Como e Varese, mentre Bolzano è sedicesima, con 23.049 euro per famiglia e un aumento del 15,8%. Un dato allarmante? Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, osserva che la maggiore esposizione bancaria riguarda soprattutto le province che hanno i redditi più elevati. «E' chiaro - prosegue Bortolussi - che tra queste famiglie vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, la forte esposizione bancaria di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti in questi ultimi anni nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente. Più importante invece è il risultato che emerge dai dati sull'incidenza percentuale delle sofferenze sull'erogato». Ovvero, i casi in cui le famiglie non riescono a onorare gli impegni economici. Il Trentino Alto Adige, nel suo complesso, è la regione che soffre di meno, con un 2%. Nel dettaglio, la provincia di Trento registra l'1,7%, quella di Bolzano il 2,4%. Poca cosa a paragone di zone più in difficoltà, dietro alle capolista Crotone (5,9%) e Caltanissetta (5,7%). E la crescita media dell'indebitamento, tra tutte le regioni d'Italia, è la più bassa: +17,1% (Trento +18,2%, Bolzano +15,8%). Al vertice della classifica invece Puglia (+37,6%), Toscana (+34,4%) e Abruzzo (+32,9%), seguite da Lombardia (+32,0%), Campania (+31,4%), Marche (+30,8%) e Lazio (+30,6%). Significa che gli effetti della crisi si sono sentiti anche da noi, ma in modo inferiore rispetto al resto del Paese. E che se da un lato il ricorso all'indebitamento ci vede collocati tra i più "spendaccioni", è altrettanto vero che la nostra solvibilità è più elevata che ovunque, in Italia.

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