I redditi dei manager pubblici trentiniIn testa Merler: 175 mila euro

L’ad di Dolomiti Energia porta a casa 175 mila euro lordi l’anno. È il suo l’unico reddito elevato tra i designati dal Comune nelle società partecipate. Doppio incarico per Andrea Rudari, che somma la presidenza delle farmacie comunali al cda dell'A22, portando a casa 23 mila euro



TRENTO. In testa alla classifica c’è sempre Marco Merler: l’ad di Dolomiti Energia porta a casa 175 mila euro lordi l’anno. È il suo l’unico reddito «da Paperone» tra i designati dal Comune nelle società partecipate. Ma chi integra cospicuamente le proprie entrate è Andrea Rudari: con il doppio incarico, presidente di Farmacie Comunali e consigliere di A22, guadagna 23 mila euro.
 Rudari è nel consiglio dell’Autobrennero per conto del Comune dal 2004, quando era assessore alla mobilità, e percepisce 9 mila euro (lordi) di indennità più 310 euro di gettone di presenza. Dallo scorso novembre è anche presidente delle Farmacie Comunali, incarico per cui riceve un compenso di altri 14 mila euro all’anno. Al momento della nomina nelle Farmacie il sindaco Alessandro Andreatta fu chiaro: «Sono contrario al doppio incarico». Il cda dell’A22 è in scadenza a fine giugno ma Rudari non si è mosso di lì e pare che qualcuno (nel Pd) spinga per la sua conferma. Anche se Andreatta taglia corto: «Non sarà così».
 Il Comune ha pubblicato sul sito di palazzo Thun, come ogni semestre, i dati aggiornati sui compensi dei propri esponenti nelle società partecipate in carica nel 2010. Guadagni che impallidiscono di fronte a quelli dei manager pubblici delle società della Provincia, dove svetta Stefano Longano (Trentino Network) con 132 mila euro, davanti a Diego Laner (Trentino Sviluppo, 103 mila) e Rudi Oss (Tecnofin, 101 mila), e giù fino al più «povero» Pierluigi Angeli, vicepresidente dell’aeroporto Catullo che si deve accontentare di 60 mila euro.
 Fatte le debite proporzioni, anche nelle partecipate comunali ci sono indennità «pesanti». È il caso dell’ad di Dolomiti Energia Marco Merler, stabile al vertice della classifica con i suoi 175 mila euro all’anno (165 mila per le deleghe, 10 mila di indennità di carica): il balzo di 100 mila euro all’anno lo ha fatto nel 2009 con il passaggio da Trentino Servizi alla nuova società Dolomiti Energia, ovvero da 75 mila euro a 175 mila. Al suo vice, Leo Nicolussi Paolaz, vanno 10 mila euro.
 Le indennità restano invariate rispetto al 2009. Al secondo posto si conferma Francesco Salvetta, presidente di Asis, con 34.360 euro. Sul podio con 20 mila euro anche Cristian Pedot, presidente di Trentino Mobilità, la società che gestisce i parcheggi a pagamento. Al cda è stata infatti data la facoltà di aggiornare i compensi di presidente e amministratore delegato, che nell’attesa rimangono però quelli in vigore, ovvero 20 mila euro al presidente e 15 mila all’amministratore delegato Alberto Ansaldi. Tra le nuove nomine l’ex consigliere del Patt Paolo Monti, nel cda di Trento Fiere con un’indennità di 3 mila euro netti.
 

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