I negozianti: «Boom di vendite per sci alpinismo e ciaspolate» 

Gli orfani dello sci da discesa. Luca Bonfante (Sportler): «Abbiamo numeri senza precedenti» Mario Giovannini (Tecnosci): «Arrivano tanti esordienti che chiedono l’assortimento completo»



Trento. È boom nell’acquisto delle attrezzature per sci-alpinismo e ciaspolate, soprattutto da parte di sciatori esordienti rimasti “orfani” dello sci da discesa in seguito alla chiusura degli impianti. Lo hanno confermato i titolari delle principali rivendite di attrezzature sciistiche a Trento, per i quali però l’improvvisa impennata d’interesse per il “fuoripista” non compensa le perdite nel comparto. In generale il prezzo di un kit completo da sci-alpinismo viene indicato in circa 1000-1300 euro per l’acquisto, ma esistono formule per il noleggio giornaliero, che costa attorno ai 30 euro, o stagionale per circa 500 euro.

Il responsabile di “Sportlifee” Michele Biada ha confermato il boom delle richieste delle attrezzature per il fuoripista, ma ha sottolineato come il crollo degli altri comparti non possa lasciare tranquilli: «Abbiamo venduto una grande quantità di questo tipo di attrezzatura, al punto che abbiamo dovuto rifornire i magazzini. Ma la situazione resta critica, il crollo verticale delle vendite ai turisti si fa sentire». Biada ha spiegato che la clientela trentina non basta a far tornare i conti: «La popolazione locale si limita agli acquisti essenziali. Sono i turisti degli alberghi che fanno la differenza e che consentono di tenere sostenibile il fatturato. Notiamo anche un calo significativo nella vendita di accessori che si regalano a Natale, guanti, berretti: con le piste chiuse, non c’è domanda».

Il responsabile di “Sportler Alpin” Luca Bonfante ha evidenziato che ancor più che il “fuoripista” è il comparto trekking e ciaspolate ad andare forte: «Siamo di fronte a numeri senza precedenti, gli acquirenti sono soprattutto le famiglie che comprano scarponi e ciaspole per fare le escursioni del fine settimana con i bambini». Bonfante ha messo l’accento sull’opportunità di premunirsi con le opportune attrezzature di sicurezza: «Nel caso si pratichi sci-alpinismo consigliamo sempre un kit con paletta, sonda e arva, ovvero il segnalatore che indica la propria posizione in caso di valanga». Bonfante invita gli sci-alpinisti esordienti a non cimentarsi da soli nelle prime uscite: «Se si è senza esperienza è opportuno farsi accompagnare da esperti o da una guida alpina».

Mario Giovannini, titolare di “Tecnosci”: «C’è un boom fuori misura di tutte le attrezzature per lo sci-alpinismo, il trekking, le ciaspolate. Arrivano tantissimi esordienti, che hanno bisogno dell’assortimento completo». Ai “neofiti” bisogna dare tante istruzioni: «A ognuno di loro si spiega il funzionamento dell’attrezzatura, perché non è banale saperla usare correttamente».

Anche il novantenne Lino Nicolussi, decano dei maestri di sci e patron del Noleggio Nicolussi di Vason, conferma l’impennata nella richiesta: «La clientela è composta soprattutto di esordienti, spesso provenienti da Trento. In genere fanno la loro escursione seguendo i percorsi già battuti, per ridurre i rischi». F.P.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»