Hotel 5 stelle super, un coro di sì

Pinzolo, gli albergatori storici (Kapalas, Bonapace, Maturi) convinti: «Qualificherà il turismo, non sempre all’altezza»


di Giuseppe Ciaghi


PINZOLO. «Ben venga!» esclama l’ingegnere Atanasio Bruti Kàpalas, titolare dell’Hotel Wanda, alla richiesta di un parere sulla costruzione della nuova struttura, il “5 stelle super”, contestata nei giorni scorsi da un gruppo di albergatori, critici nei confronti dell’amministrazione pubblica orientata a favorirne l’insediamento.

«Di sicuro contribuirà a migliorare l’immagine della località, che non è mai stata così bassa come quest’anno, distrutta da una vergognosa guerra tra poveri. Gli hotel a 4 stelle hanno offerto ospitalità a prezzi stracciati, spesso inferiori a quelle di una notte in garnì, in concorrenza con gli alberghi di categoria inferiore, riempiendoli spesso di una clientela forse non proprio conforme alle aspettative e al prestigio della nostra stazione turistica».

Della sua idea è anche Luigino Bonapace, classe 1935, il decano della categoria, appartenente alla famiglia di albergatori più antica del paese, ricordata persino da Freshfield con simpatia per l'ospitalità ricevuta sul finire dell'800 nelle sue relazioni alpinistiche, e proprietario dell'Hotel Corona: «Di sicuro un albergo di quel tipo da noi manca. Se verrà costruito qualificherà non solo Pinzolo, ma anche la valle, per non parlare del Trentino. Qui da noi in provincia ci sono solo tre "5 stelle super", mentre in Alto Adige ce ne sono sedici. Sono frequentati da una clientela speciale, di grandi possibilità, un'élite che non si sofferma nelle strutture normali. Si dovrà invece contenere al massimo il numero degli appartamenti che verranno costruiti accanto all'hotel».

Il cavaliere Filippo Maturi gestisce l'hotel Beverly, quello frequentato dall'Inter per la sua preparazione estiva. È un imprenditore a tutto tondo, è stato presidente della Spa Funivie di Pinzolo e della Famiglia cooperativa. È entusiasta dell'iniziativa. «Strutture come quelle valorizzano anche le nostre -sottolinea - Per non parlare dei benefici che ne riceveranno i negozi, e l'intera economia, dalle imprese edili agli artigiani. Per realizzarla si spenderanno dai 20 ai 30 milioni di euro». «Il signor Leali (il titolare del nuovo hotel, ndr.) mi ha fatto buona impressione - aggiunge Carlo Cereghini (classe 1928). E' venuto a chiedermi un pezzo di terreno che ho nei pressi. Mi ha proposto una permuta, l'acquisto e altre soluzioni, ma con buon senso, lo ho trovato ragionevole, una persona di vecchio stampo, di cui ci si può fidare». Al sindaco William Bonomi chiediamo lumi sull'incontro che ha avuto con il gruppo di albergatori contrari all'intervento: «Temono la concorrenza del nuovo albergo. Praticamente che il nuovo albergatore si comporti come essi fanno tra di loro. Non si sono resi conto che quest’imprenditore appartiene ad un altro pianeta».

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