Gli studenti applaudono lo spettacolo «gender»

In 90 al Cuminetti per la favola delle polemiche. Fuori dal teatro la protesta di 6 esponenti di Forza Nuova. Il direttore del S.Chiara: «Mai pensato di rinunciare»


di Claudio Libera


TRENTO. Novanta studenti delle medie e delle prime classi delle superiori, insieme ai loro insegnanti, hanno assistito e applaudito ieri mattina, al Teatro Cuminetti, allo spettacolo «Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro», proposto dal Centro culturale S.Chiara alle scuole, che racconta la storia di un bambino di 8 anni che proprio non sa scegliere se essere un bambino o una bambina, e allora sceglie di essere un giorno l'uno un giorno l'altra.

Uno spettacolo contro gli stereotipi di genere che è però preceduto in Italia, e anche in Trentino, da molte polemiche dei partiti di destra e di associazioni a difesa della famiglia naturale, che avevano spinto l’assessorato all’istruzione a inviare una circolare alle scuole per chiedere di informare le famiglie. A contestare fuori dal teatro, ieri mattina, con i cartelli, c’erano sei esponenti dell’associazione Evita Peron, la formazione femminile di Forza Nuova, che hanno ammesso di non aver visto lo spettacolo: «Spettacoli come questo - hanno spiegato in un comunicato stampa - altro non fanno che mettere in confusione i bambini in tenera età con lo scopo di portarli, da adulti, ad una succube accettazione di tutto questo. Questo spettacolo, i libri mirati per l'infanzia, hanno un solo ed unico obbiettivo: insegnare una promiscua sessualità, una promiscuità di genere ponendo sullo stesso piano uomini e donne dimenticandosi della differenza biologica».

Ma in sala ieri mattina si è respirato interesse, partecipazione ed emozione di fronte alla storia di Alex, uno di quei ragazzi che nella lingua di Samoa vengono chiamati “fa’afafine”, quelli che non amano identificarsi in un sesso o nell’altro e costituiscono un vero e proprio terzo sesso che gode di considerazione e rispetto. «Te lo promettiamo, anche tu un giorno troverai chi ti ama per quello che sei», dicono i genitori ad Alex, rintanato nella sua cameretta per fuggire da chi lo giudica strano.

Al termine dello spettacolo i ragazzi hanno dialogato con Michele Degirolamo, l’attore che interpreta Alex, parlando più di teatro che di identità di genere.

«Polemiche inutili», ha commentato al termine il direttore del Centro S.Chiara Francesco Nardelli riferendosi alle polemiche, «non abbiamo mai pensato di rinunciare allo spettacolo».

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