Gli rubano l'identità per vendere su eBay

Brutta scoperta per un trentino: ignoti si erano impadroniti della sua «vita»



TRENTO. Dopo averci riflettuto a lungo aveva deciso che sì, poteva affidarsi alle nuove tecnologie per mettere in vendita qualche oggetto. Dopo essersi informato ha scelto la piattaforma di eBay per il suo debutto nel mercato virtuale. Ma ha avuto una brutta sorpresa. Quando ha digitato il suo codice fiscale il portale di compravendita lo ha bloccato. La ragione? Con lo stesso codice fiscale (e quindi anche con gli stessi nome e cognome e data di nascita visto che gli elementi devono coincidere) erano stati creati già tre profili che è il numero massimo consentito da eBay.

Facile immaginare la sorpresa dell'uomo che mai prima di allora aveva fatto l'iscrizione su quel sito nè su siti simili. E ha quindi fatto l'unica cosa possibile. Si è rivolto agli uffici della polizia postale presentando una querela per furto d'identità. Ora saranno gli investigatori della sezione speciale della polizia che dovranno trovare chi ha rubato i dati del trentino e li ha usati per eBay. Difficile pensare che lo abbiano fatto per semplice comodità. È più probabile che abbiano attinto ai dati di una persona sconosciuta per utilizzarla per mettere insieme una truffa telematica. E così l'ignaro trentino ha rischiato di trovarsi anche denunciato senza aver mai fatto nulla. Una situazione paradossale che mette in evidenza quali possono essere i pericoli del mondo di internet.

Il furto d'identità è uno dei reati più frequenti che riguarda questo settore. Ma cosa fanno i nostri dati personali ad arrivare delle mani di chi non li dovrebbe avere e li potrebbe utilizzare per compiere reati o metterci nei guai? Basta pensarci con un po' di attenzione per capire che durante l'arco della giornata corriamo il rischio di subire un furto d'identità molte volte anche se non ce ne rendiamo conto. Ecco alcuni dei modi più comuni attraverso cui come i criminali recuperano le informazioni necessarie per rubare la vostra identità. Al primo posto c'è il «bin-raiding».

Ogni giorno, dettagli che voi ritenete non essere rilevanti per la vostra vita, come vecchie bollette del gas, della luce o del telefono, estratti conto e persino lettere personali e le buste in cui sono contenute, forniscono, in realtà, informazioni preziose che possono essere raccolte semplicemente rovistano nella vostra immondizia.

Cambiamento di indirizzo. I truffatori possono ricevere un'ingente quantità di informazioni sul vostro conto se a seguito di un trasferimento di residenza, ci si dimentica di comunicare la variazione dell'indirizzo alle Poste, alla banca e a tutte le altre organizzazioni con cui si è in contatto. Contatti indesiderati. Fate molta attenzione a chi vi contatta: spesso i truffatori si dichiarano incaricati di una banca e vi chiedono di aggiornare i vostri dati personali. Accade la stessa cosa con coloro che si presentano come ricercatori di mercato e vi richiedono informazioni personali. Furto o smarrimento del portafoglio.













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