Gli albergatori trentini vogliono lanciare il «loro» Tripadvisor

Gestori furibondi a causa delle recensioni anonime sul portale di viaggi. Bort: «Stiamo lavorando ad un sito internet, dove i commenti saranno certificati»


di Marta Franceschini


TRENTO. La possibilità di recensire alberghi e ristoranti anonimamente su Tripadvisor continua a destare sospetti tra gli albergatori del Trentino. Il problema è sorto nell’agosto dell’anno scorso, quando alcuni esercenti si sono lamentati di una serie di commenti negativi postati sul «portale di viaggi più grande del mondo», che hanno inferto gravi danni al loro locale. In seguito a questa vicenda, l'Unione Albergatori del Trentino (Unat) e l'Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento (Asat) hanno preso le distanze da Tripadvisor e si sono mobilitate per risolvere la questione.

«Quest'anno non abbiamo ancora ricevuto segnalazioni da parte degli albergatori trentini, ma sicuramente il problema di Tripadvisor non è stato ancora risolto» afferma Gianni Bort, Presidente dell'Unat. «Noi non siamo contro il portale in sé, che anzi è un ottimo strumento. È infatti utile poter leggere apprezzamenti e critiche sul proprio locale: questo ci permette di crescere e di migliorarci. Ciò che però mettiamo in discussione è la possibilità di postare commenti mantenendosi completamente nell'anonimato, perché è su questo che la gente gioca. Esistono aziende che mettono in vendita pacchetti di recensioni: se le si comprano si ottengono una serie di commenti positivi sulla propria attività. Queste sono le falsità da cui vogliamo tutelarci».

Ciò per cui preme il Presidente dell’Unat, quindi, è l’obbligo di firmare gli interventi effettuati sul portale in questione: in questo modo sarebbe possibile distinguere le recensioni vere da quelle false.

«Noi come Unat stiamo provando a lavorare ad un sito internet simile a Tripadvisor, in cui sia però obbligatorio avere un proprio account. In questo modo diventerebbe possibile instaurare un dialogo tra chi fa i commenti e chi è responsabile del locale che ne è oggetto. Un portale di questo genere diverrebbe uno strumento importantissimo anche per noi albergatori, che così capiremmo quali sono i difetti su cui dobbiamo ancora lavorare» continua Gianni Bort. «Al momento il progetto è ancora ad uno stato embrionale: dobbiamo ragionare molto al riguardo. Ho però già contattato un team di esperti che ha iniziato ad occuparsene».

Anche Luca Libardi, Presidente dell'Asat, critica l'elemento dell'anonimato di Tripadvisor. «Di per sé gli alberghi trentini traggono beneficio da questo portale. Il loro punteggio medio, infatti, è alto: 8,5. Rimangono però dei fattori su cui si deve ancora lavorare: le recensioni anonime rendono tutto poco trasparente. Secondo me, se si vogliono esprimere giudizi di merito su un locale, bisogna anche avere il coraggio di firmarsi, di metterci la faccia».

Non solo l’Asat, ma anche Federalberghi, che rappresenta gli alberghi a livello nazionale, e Hotrec, che è la voce di ristoranti, caffè e hotel a livello europeo, si sono mobilitate per trovare una soluzione al problema di Tripadvisor. «La globalizzazione delle informazioni sul web crea delle problematiche» spiega Luca Libardi «è infatti difficile creare delle leggi che siano valide in tutti gli Stati. Se l’Italia vieta l’anonimato degli utenti di Tripadvisor, ma ciò non vale in Germania, il problema non viene risolto. Per questo motivo l’Hotrec sta lavorando a livello internazionale: l’intenzione è quella di fare una legge che sia valida in tutta l’Unione Europea».













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