Giustizia, gratuito patrocinio: boom di richieste nel 2018

Trento. Sono oltre 1400 le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello stato pervenute nel 2018 al consiglio dell’ordine degli avvocati di Trento: per la maggior parte si tratta di domande...



Trento. Sono oltre 1400 le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello stato pervenute nel 2018 al consiglio dell’ordine degli avvocati di Trento: per la maggior parte si tratta di domande attinenti al diritto di famiglia e ricorsi di richiedenti asilo. Il dato è emerso a margine dell’assemblea degli avvocati del nordest Italia, in programma oggi a Palazzo Geremia.

«Sono le due materie che la fanno da padrone – spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trento Andrea de Bertolini - Esiste un numero importante di persone che per ottenere giustizia deve essere sostenuto dallo stato. Un aumento endemico delle richieste che, da un lato, evidenzia il fenomeno della “liquidità” dei rapporti relazionali familiari e, dall’altro, si collega alla natura stessa del Trentino che, come terra di confine, “intercetta” le rotte migratorie balcanica e mediterranea percorse da quanti intendono raggiungere i paesi del nord Europa per ricongiungersi, in molti casi, alle famiglie». Sono in media 40 le domande di ammissione al patrocinio che l’ordine si trova a dover esaminare ogni lunedì in occasione della riunione del consiglio. «Riusciamo a gestirle entro il termine di 10 giorni – aggiunge de Bertolini – Ma producono un sovraccarico di lavoro che è ormai diventato ordinaria amministrazione. Da questo punto di vista, rivendico il fatto che l’ordine gestisce in maniera impeccabile un adempimento che, se fosse messo in capo alla giurisdizione, rischierebbe di registrare ritardi, disfunzioni e inefficienze. I consigli dell’ordine sono ormai divenuti un elemento di ordinaria necessaria presenza all’interno della amministrazione della giustizia». «Occorre che sia sostenuta l’attività sussidiaria che è richiesta agli avvocati nell’istruzione delle procedure di ammissione al patrocinio a spese dello Stato», sostiene la presidente degli avvocati del triveneto, Alessandra Stella.

L’elevato numero di richieste di ammissione al patrocinio a spese dello stato a Trento si conferma anche per i primi mesi del 2019 con circa 670 domande presentate nei primi quattro mesi dell’anno. «La sensazione è che, probabilmente, il decreto sicurezza emanato dal governo non abbia ancora prodotto conseguenze - sottolinea il presidente di Trento - Certo è che il giro di vite sui requisiti necessari avrà come conseguenza un abbassamento delle richieste di protezione internazionale e quindi delle istanze di patrocinio».

Il presidente de Bertolini rilancia infine l’allarme sul carcere di Trento. «L’impegno della provincia autonoma che scelse di spendere 112,5 milioni di euro per la costruzione del carcere modello di Spini di Gardolo stava a fronte dell’impegno del ministero della giustizia di garantire il mantenimento di standard di gestione in linea con la dignità di detenute e detenuti e con i principi rieducativi della pena - afferma - A 10 anni di distanza il bilancio non è positivo.Carenze di personale di polizia penitenziaria, carenza di educatori e di altre figure essenziali, e, in generale una condizione di vita carceraria tale da far registrare il record negativo di suicidi. Un dato che di fatto attesta una gestione incongrua».













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