Giornalista “twittò” contro Berlusconi: l’Ordine la sanziona

“Avvertimento” a Cristiana Chiarani, che ieri ha ricevuto la solidarietà di Dario Fo. E i suoi sostenitori manifestano



TRENTO. La giornalista Cristiana Chiarani è stata “avvertita” ieri dal Consiglio direttivo dell’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige per avere “twittato” lo scorso 8 dicembre parole di forte critica nei confronti di Silvio Berlusconi. La cronista di Rttr, al di fuori del contesto lavorativo, nel social forum aveva scritto riguardo l’ex premier: «Forse dobbiamo piantargli un paletto di frassino nel cuore o sparargli nel cervello per evitare che torni? Basta!!!». L’Ordine ha scelto la prima soluzione della scala dei provvedimenti disciplinari, cioè appunto l’“avvertimento”, e non altre formule più penalizzanti come la censura, la sospensione o la radiazione. Ieri all’esterno della sede di via Grazioli dell’Ordine alcuni suoi sostenitori, prima ancora dell’audizione, si erano dati appuntamento per manifestare a favore della cronista, ieri assistita dall’avvocato roveretano Nicola Canestrini. Un “flash mob” organizzato tramite Facebook, ma che ha generato polemiche per l’inserimento nel gruppo del Social forum di persone estranee all’iniziativa. Tra queste un componente del direttivo dei giornalisti ieri “giudice”, Piero Cavagna, e il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, che ha provveduto personalmente a rimuovere il suo cognome inserito a sua insaputa nel gruppo “Io sto con Cristiana Chiarani”, che ieri contava oltre 800 aderenti. Il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si imbatté nel profilo Twitter della Chiarani e per questo, il 10 dicembre, le dedicò la prima pagina del suo quotidiano con il titolo: «La giornalista che vuole uccidere il Cavaliere». E scrisse tra l’altro: «Credo che su un punto la collega abbia ragione: io e lei non possiamo stare nello stesso Ordine professionale. Che fai, Cristiana Chiarani, ti dimetti tu o insisti con i tuoi amici perché caccino me?».

A proposito della manifestazione di ieri mattina, in una nota il Consiglio dell’Ordine la iudica «una inopportuna pressione e un tentativo di condizionamento di una decisione che ancora doveva essere presa». Il Consiglio dell’Ordine ribadisce di «non sentirsi e di non essere organo di censura per libertà di stampa, di critica o di satira». «La satira e le altre forme di espressione - prosegue la nota - devono avere connotati e contesti facilmente identificabili. Il ruolo del giornalista, all’interno di una realtà sempre più sfaccettata e in continua evoluzione come quella dell’informazione, deve puntare a una chiarezza il più ampia possibile usando terminologie corrette e non equivocabili. Nella mappa dei nuovi media e delle nuove piazze virtuali ogni passo deve essere fatto con attenzione ed ogni parola pesata, da parte soprattutto dei giornalisti che con le parole lavorano». La giornalista, che ieri ha incassato anche una lettera di solidarietà del premio Nobel Dario Fo, ha chiarito che la frase pubblicata su Twitter «non era altro che una metafora, un’iperbole retorica, una battuta certo un pò audace, che faceva evidentemente riferimento al modo in cui si uccidono zombie e vampiri. Non certo una minaccia, nè tantomeno un’intenzione reale». Il suo legale ha comunque annunciato che ricorrerà in appello.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Lago di Garda

Da giugno a settembre tangenziale Peschiera-Affi chiusa al traffico pesante

Da metà giugno a metà settembre la percorrenza sarà interdetta ai tir. Il divieto ricalca quello dello scorso anno, che però era limitato a solo agosto: divieto di circolazione di giorno per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, ad esclusione di quelli con carico e scarico merci in provincia


Daniele Peretti