Garniga, un centro terapeutico alle Terme

La Provincia dà la gestione a un professore del San Raffaele. Anche un Nobel per curare le malattie allergeniche



TRENTO. Un nuovo futuro, di tipo terapeutico, per le Terme di Garniga. Patrimonio del Trentino Spa, nel corso del 2013 ha cercato di trovare un nuovo gestore della struttura che garantisse un ritorno, in termini di canoni di locazione, alla futura partecipata. Dopo aver preso in considerazione diverse opportunità, è entrata in contatto con un professore universitario dell’istituto San Raffaele di Milano il quale, unitamente ad una cooperativa già attiva sul territorio, si è detto disposto a gestire la struttura, una volta ristrutturata, per portarla ad essere un nuovo centro termale con un indirizzo terapeutico rivolto alle malattie allergeniche oltre che un centro di prevenzione. La nuova struttura potrà contare anche sull’interesse di un premio Nobel nel campo medico; a seguito di questa proposta, recentemente condivisa anche dalla giunta provinciale, la società si appresta nel corso del 2014 ad acquisire il pacchetto di maggioranza della Garniga Terme e a ricapitalizzarla congiuntamente a Trentino Sviluppo, già socia presente nella compagine sociale. L’investimento totale, diviso tra il 2014 ed il 2015, ammonta a circa 3 milioni di euro. Il progetto, aveva spiegato Claudio Bortolotti, presidente di Patrimonio del Trentino, «prevede la ricerca sulle erbe per isolare i principi attivi, la produzione di estratti curativi e l'utilizzo di Garniga come stabilimento termale per l'applicazione pratica di questi tipi di trattamenti». «La parte termale, con i suoi vecchi vasconi d'acciaio, è ferma da 20 anni, quella alberghiera andava completamente rivista: le camere ricavate saranno 34».

La notizia sul nuovo centro è contenuta nell’aggiornamento del Programma di Attività (per gli anni 2014, 2015 e 2016) della società Patrimonio del Trentino Spa, il cui piano industriale prevede investimenti per 129 milioni di euro.

Immobile area ex Piffer. La società, nel corso del 2009, ha acquistato, mediante un contratto di permuta di cosa presente contro cosa futura, un immobile di circa 2500 metri quadrati, oltre a diversi posti auto da destinare a futura sede societaria ovvero, qualora se ne avvisi la necessità, a nuovi spazi da mettere a disposizione della Provincia. L’immobile sorgerà a ridosso dell’ex Piffer a Trento nord e verrà edificato nel rispetto della normativa Leed prevedendo di raggiungere almeno il livello Silver. Il costo dell’opera è stato già pattuito in 8,7 milioni di euro.

Ex asilo San Martino. Nel corso del 2011 è nata l’esigenza di trovare una nuova sede all’Associazione provinciale per i minori (Appm); la scelta è ricaduta sull’ex asilo San Martino di Trento in quanto la zona e il vincolo che accompagna l’edificio (destinazione esclusivamente rivolta ai minori) fa sì che lo stesso sia ritenuto ottimale per la destinazione futura. L’acquisto si è perfezionato nel corso del 2012, mentre la relativa progettazione preliminare è terminata durante la redazione del piano. I lavori dovrebbero concludersi nel 2015 con una spesa complessiva di 3,774 milioni di euro e il manufatto verrà realizzato attraverso un appalto concorso e prevederà una struttura in legno certificato Arca.

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