TRENTINI AL VOTO

Fusione dei Comuni, ecco i primi risultati

Quorum non raggiunto per quattro proposte di fusione



TRENTO. Sono chiusi i seggi per i referendum, che coinvolgono 33 comuni, per 11 proposte di fusione (in questo articolo tutti i dettagli). Lo spoglio è iniziato alle 21 ed è ancora in corso.

Gli elettori chiamati alle urne sono stati più di 40 mila. Perché il referendum sia valido bisogna superare innanzitutto il quorum in tutti i comuni coinvolti, con la soglia fissata al 40%. Gli elettori residenti all’estero, pur avendo diritto al voto, non saranno computati per la determinazione del numero dei votanti necessario per la validità del referendum.

Serve poi che i voti favorevoli siano la maggioranza in ognuna delle realtà coinvolte.

A chiusura dei seggi, quorum raggiunto nei comuni di Bresimo (82,46%), Cis (81,09%), Livo (72,80%) e Rumo (81,99%), per la proposta della fusione nel nuovo Comune Maddalene. Fra l'altro è questo l'unico caso oggi in cui il quorum era già stato superato alle 17 in tutti i comuni coinvolti nello stesso processo di fusione.

Alle 21 quorum raggiunto anche a San Michele (42,89%) e a Faedo (81,25%); a Carano (52,96%), Daiano (58,14%) e Varena (63,18%) (per diventare Ville di Fiemme); a Nave San Rocco (60,16%) e Zambana (47,18%) (per Terre d'Adige); a Brez (58,38%), Cagnò (55,84%), Cloz (64,33%), Revò (64,45%) e Romallo (63,64%) (per Novella); a Caldes (60,77%), Croviana (72,71%), Malé (50,63%), Cavizzana (68,34%) e Terzolas (79,72%) (per Malé Alta Val di Sole); a Castelfondo (65,16%), Fondo (55,07%), Malosco (66,67%) e Ruffrè-Mendola (67,64%) (per Alta Val di Non).

Nulla da fare invece a Tesero  (35,28%) e Panchià (57,45%); a Castello-Molina di Fiemme (47,17%) e Cavalese (30,02%); a Predaia (33,29) e Sfruz (81,23%); a Dro (36,96%) e Drena (65,05%): in tutti questi casi la soglia del 40% non è statta superata in tutti i comuni, il referendum è nullo.













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