Fravezzi alle consultazioni: «Serve un nuovo slancio»

Il senatore trentino dal presidente Napolitano con il gruppo Per le Autonomie: «Il governo rispetti le prerogative delle autonomie speciali»



ROMA. «Sosteniamo con convinzione e per senso di responsabilità il lavoro che sta svolgendo il Presidente Giorgio Napolitano per trovare il prima possibile una soluzione a questa crisi. L'auspicio è che il nuovo governo possa partire al più presto con nuovo slancio e nuova verve il cammino delle riforme istituzionali con una maggioranza coesa. Al Capo dello Stato abbiamo ribadito la necessità che un il nuovo esecutivo rispetti le prerogative delle autonomie speciali del Trentino, dell'Alto Adige/Suedtirol e della Valle d'Aosta». Lo ha detto il senatore Vittorio Fravezzi (Upt), vicepresidente del gruppo parlamentare Per le Autonomie-Psi-Maie, accompagnato dal collega Svp Hans Berger, al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nell'ambito delle consultazioni al Quirinale.

«Sciogliere ora le Camere ed indire elezioni anticipate con questa legge elettorale significherebbe - secondo Fravezzi - consegnare il Paese per l'ennesima volta all'ingovernabilità ed all'instabilità». «In una situazione così difficile per il Paese, mentre si intravedevano i primi segnali di ripresa, sarebbe a dir poco irresponsabile vanificare tutto il difficile lavoro fatto in questi mesi», osserva. «Serve, invece, una prospettiva di legislatura di tempi medio-lunghi e confidiamo che anche le altre forze politiche della rinnovata maggioranza condividano questo obiettivo». «Riteniamo, inoltre, che sia necessario che il Parlamento proceda alla conversione di decreti legge già avviati ed in scadenza come ad esempio Destinazione Italia». Nel colloquio con Napolitano Fravezzi ha espresso l'auspicio che il nuovo governo si mostri sensibile ed attento nei confronti delle autonomie speciali del Trentino, dell'Alto Adige/Sudtirol e della Valle d'Aosta. «Richiediamo che nelle riforme istituzionali, soprattutto nella riforma del Titolo V, vengano rispettate le prerogative delle autonomie speciali del nord», conclude Fravezzi.













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