Frasi sessiste, il Pd attacca. Dalzocchio: ipocrisia

Trento. Resta alta la polemica dopo la foto apparsa su Facebook dove l’assessore alla cultura Mirko Bisesti, il presidente della Lega Alessandro Savoi e il consigliere Gianluca Cavada festeggiano il...



Trento. Resta alta la polemica dopo la foto apparsa su Facebook dove l’assessore alla cultura Mirko Bisesti, il presidente della Lega Alessandro Savoi e il consigliere Gianluca Cavada festeggiano il compleanno di un amico davanti ad una torta con l’eloquente scritta “Viva la F...”. Di fronte alle critiche Savoi ha rincarato la dose dando dei «culatoni» ai giornalisti che avevano pubblicato la notizia.

Ieri sulla vicenda sono fioccate altre prese di posizione. Da parte del Pd, dopo il consigliere Luca Zeni («Questa non è politica, questo non è essere uomini»), intervengono la segretaria Lucia Maestri e la presidente Minella Chilà: «Al di là della foto colpiscono le dichiarazioni - a dir poco sconcertanti - successive, dei vari Savoi e Company, sulla questione sollevata, che denotano quanto poco rispetto abbiano di tutti i Trentini e le Trentine. Un tale comportamento è, di fatto, un atto di una prepotenza e arroganza istituzionale inaudite, pericoloso e di bassa lega. Si parla tanto di violenza sulle donne, loro stessi firmano protocolli, partecipano a convegni, ma la convinzione di fondo è che questo sia un problema che tocca altri, non il nostro territorio. Quello che non ha ancora capito questa classe dirigente è il concetto di responsabilità che distingue un privato cittadino da chi ha la rappresentanza di una istituzione, la nostra Provincia, da sempre impegnata in questa battaglia. La violenza sulle donne è prima di tutto una questione culturale, è lì che bisogna “lavorare”, sul linguaggio, sulla valorizzazione delle donne nelle istituzioni, sulla rappresentanza, sul rispetto. Questa “goliardata” che ha un peso specifico importante, unita ad altri tristi episodi, proprio in questi giorni, conferma solo tutta la loro inadeguatezza». Duro anche il segretario Cgil Franco Ianeselli: «Un consigliere provinciale - presidente della Lega - che insulta dei giornalisti definendoli dei "culatoni" (sic). Rischiamo di abituarci a tutto. Si stanno disonorando le istituzioni. Chi resta in silenzio è complice. Ogni trentino ha il diritto di sentirsi offeso». Ma sempre su Facebook interviene la capogruppo della Lega Mara Dalzocchio che parla di «divagazioni al tema»: «Mi auguro che domani si parli veramente di violenza contro le donne ma anche di violenza in termini generali. Leggo e ascolto sul tema divagazioni che mi fanno accaponare la pelle. Leggo e inorridisce quando si chiede di condannare certe situazioni o messaggi che poi non si concretizzano in azioni concrete da parte di chi lo chiede quotidianamente». Per Dalzocchio «un peso e due misure è quello che io osservo tutti i giorni. Non ci sono donne di serie A e di serie B magari solo perché appartengono a posizioni politiche differenti. Finché anche in Trentino sarà prevalente questa ipocrisia, vuol dire che l'ipocrisia è più forte della condanna alla violenza».













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