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Formazione di genere, fondi alle scuole

Superate le polemiche di due anni fa sull’allarme «gender», finanziati dalla Provincia 82 corsi in 21 istituti trentini



TRENTO. Le polemiche di due anni fa sembrano un ricordo del passato e i percorsi di formazione alla relazione di genere nelle scuole sono stati confermati anche per l’anno scolastico 2017-2018, con un coinvolgimento maggiore delle scuole rispetto al passato e con un impegno totale a carico della Provincia di circa 85 mila euro.

Nel dibattito politico l’educazione di genere venne battezzata più semplicemente “gender” e nel 2015 il dibattito infuriò anche nell’aula del consiglio provinciale dove le opposizioni lanciarono l’allarme per il rischio di far passare - nelle scuole trentine - la linea che “maschio” e “femmina” sono uguali. In realtà l’obiettivo della Provincia - come si legge nella determinazione che ha finanziato i percorsi di formazione - è di “promuovere la parità di trattamento e della cultura delle pari opportunità tra donne e uomini” anche attraverso percorsi di formazione all’interno del mondo scolastico.

Sono 21 gli istituti scolastici del Trentino che hanno aderito all’appello della Provincia, presentando programmi che sono stati finanziati dall’ente pubblico. Si tratta degli Istituti comprensivi Trento 2, 3, 5, 6 e 7 dell’Istituto comprensivo di Arco, del Liceo Rosmini di Rovereto, dell’Istituto comprensivo Pergine 2, della Scuola Ladina di Fassa, dell’Istituto comprensivo di Cavalese, dell’Istituto agrario di San Michele, dell’Istituto comprensivo Bassa Val di Sole-Malé, dell’Istituto comprensivo Valle dei Laghi -Dro, dell’Istituto tecnico Buonarroti di Trento, del Centro moda Canossa di Trento, del Liceo Da Vinci di Trento, dell’Istituto Don Milani di Rovereto, dell’Istituto Pertini di Trento, dell’Opera Armida Barelli di Rovereto, del Liceo Prati di Trento e dell’Istituto Marconi di Rovereto.

In totale i percorsi di formazione approvati dalla Provincia sono 82, indirizzati agli studenti (per la maggior parte) ma anche agli insegnanti e ai genitori di bambini e ragazzi. Nella determinazione che approva i finanziamenti si indicano anche i compensi per il personale che si occuperà della formazione che varieranno tra gli 80 e i 110 euro all’ora a seconda dell’esperienza e della localizzazione dell’istituto nel centro o nella periferia del territorio provinciale.













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