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Finita l’estate, in città è di nuovo movida selvaggia: notti brave in vicolo S.Maria Maddalena

Residenti infuriati: “Tutto come prima”. E chiedono un incontro con il nuovo questore


Daniele Peretti


TRENTO. Passato il periodo delle vacanze estive e ricominciati (fortunatamente in presenza) i corsi all’Università, torna puntuale in primo piano anche il tema della movida in città.

In vicolo Santa Maria Maddalena i residenti denunciano la mancanza di sufficienti controlli da parte delle forze dell'ordine e sono preoccupati che al nuovo questore Alberto Francini, appena insediatosi, non sia stata descritta la situazione nella sua gravità. Così sono così tornati ad inviare al sindaco Franco Ianeselli i filmati delle notti brave nella zona della Scaletta.

La particolarità è che in questi giorni di settembre, l'unica situazione critica che si è manifestata in centro storico sia stata quella dell’area del Conservatorio, anche se un altro locale, l’Outside nel quartiere delle Albere, è stato chiuso per 5 giorni per assembramenti. 

I residenti denunciano che gli schiamazzi durano fino a tarda notte e c’è chi è tornato ad utilizzare gli atrii e gli ingressi (specialmente quello della facoltà di Medicina) come orinatoi. Gli abitanti lamentano anche che l’assessore Stanchina non abbia ancora presentato loro la “Proposta di regolamento per la convivenza” messo a punto e come la delegata alla vita notturna Giulia Casonato dopo giugno non si sia più fatta vedere.

È arrivato l’autunno ma la movida non cambia

L’estate è ufficialmente andata in archivio, almeno per il calendario, ma le abitudini dei giovani trentini non sembrano cambiate di molto. La movida, in particolare, continua con le stesse modalità e negli stessi luoghi di sempre. Per la felicità dei residenti…

Le iniziative? Prima di tutto quella di chiedere un incontro urgente col nuovo questore e con il nuovo comandante della Polizia Municipale. Poi riprendere l’attività del Comitato Antidegrado cercando di dare massima diffusione alle denunce dei residenti, ma anche documentare tutto quanto accade all’ombra del Castello del Buonconsiglio.













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