Fase 2, “Il Melo” analizza l’economia che sta cambiando

Cles. La ripartenza-fase 2. Si occupa di questo il mensile il Melo che anche in giugno - dopo, marzo, aprile e maggio i mesi del lockdown stretto – sta puntualmente arrivando porta a porta a tutte le...



Cles. La ripartenza-fase 2. Si occupa di questo il mensile il Melo che anche in giugno - dopo, marzo, aprile e maggio i mesi del lockdown stretto – sta puntualmente arrivando porta a porta a tutte le famiglie della valle di Non ma anche di Mezzolombardo e a Malé e Dimaro, in val di Sole. Quella di giugno è un'edizione speciale dedicata a quella che è la nuova terribile epidemia, l'economia e la parola d'ordine è “Non c’è ripartenza senza cambiamento”.

Se ne occupa in prima pagina il direttore, Giacomo Eccher, con un excursus sui mesi appena trascorsi e sulle aspettative per l'immediato di famiglie e di aziende, e dell’editore Paolo Leonardi che, operando nel mondo bancario e degli investimenti è attento alle dinamiche finanziarie attuali e di prospettiva. “Quando si riparte è necessario avere una direzione, un obiettivo da raggiungere. Quello che oggi vedo sono una grande confusione e pochi obiettivi, del resto il blocco è stato violento e si è sviluppato in pochissimo tempo e la gente sembra esca da un trauma. Ma non è tutto negativo perché in molti stanno apprezzando il ritorno alla semplice normalità dopo mesi di limitazione della libertà di movimento” - scrive Leonardi.

Con questo numero il Melo cerca di fare il punto descrivendo la situazione economica delle valli di Non e di Sole evidenziandone le caratteristiche ed punti di forza in modo oggettivo e razionale, con un’analisi dei punti di debolezza e di ciò che non funziona: perché soprattutto in questo momento occorre avere le idee chiare!

Un messaggio positivo che il fumettista del mensile, Danilo Zucal, ha riassunto nella vignetta di copertina dove il CdR del Melo fa il tifo, come dalla tribuna di una corsa ciclistica, al via della rincorsa delle varie categorie economiche, dal contadino (il meno penalizzato, finora, dal Covid-19) all’artigiano fino al commerciante e all’albergatore, forse quello con le maggiori difficoltà lasciate dalla pandemia.

L’economia occupa una decina delle 28 pagine del mensile con tavole, grafici e analisi sulle valli di Non e di Sole. Completano il numero le ormai attese pagine di agricoltura, animali, noneso (anche con alcune poesie sul coronavirus), sagre tradizionali (in questo mese san Pietro a Casez) e storia tra la Rocchetta e le Streghe andate al rogo nel 1600 in val di Non, una superstizione criminale che in tempi di miseria aveva avuto facile presa su una popolazione stremata da guerre e fame.













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