la causa

Fa rubare l’auto della ex:patteggia due anni e risarcisce

Un uomo di Madonna di Campiglio per vendicarsi di essere stato lasciato appendeva cartelloni in paese con insulti e poi ha commissionato il furto: dovrà pagare 40 mila euro



TRENTO. La fantasia perversa e cattiva degli ex delusi non ha limiti. Lo dimostra la storia di un uomo di 40 anni residente a Madonna di Campiglio. Era talmente arrabbiato per essere stato lasciato dalla fidanzata che l'ha riempita di messaggi, poi ha messo cartelli con insulti contro di lei in tutto il paese e, infine, ha commissionato pure il furto dell'auto della donna, un'Audi A3. Ieri l’uomo ha patteggiato davanti al giudice Enrico Borrelli una pena tutt’altro che tenue: 2 anni di reclusione con la sospensione condizionata al risarcimento del danno da versare alla ex fidanzata. Un danno quantificato in 40 mila euro.

A tradirlo era stata proprio la chiamata fatta al membro di una banda di ladri d'auto che operava nel bresciano. L'uomo aveva conservato una copia della chiave dell'Audi A3 della fidanzata che lo aveva lasciato e aveva commissionato il furto alla banda. Lui non ne avrebbe ricavato nulla, l'auto sarebbe finita ai ladri, ma lo faceva solo per fare dispetto a quella donna che aveva osato lasciarlo. Non aveva calcolato, però, che i telefoni dei ladri d'auto erano sotto controllo. Così gli inquirenti hanno sentito quella strana richiesta.

L'Audi è stata rubata e non è più stata trovata, ma sono partite le indagini nei confronti dell'uomo che aveva indicato l'obiettivo. Così gli inquirenti sono riusciti a ricostruire tutta la vicenda, anche gli insulti sui cartelloni in paese. Il pubblico ministero Pasquale Profiti ha chiesto il rinvio a giudizio e ha dato il consenso al patteggiamento solo condizionando la sospensione della pena al risarcimento.

I fatti di cui l’uomo è accusato risalgono al 2012. In agosto l’uomo avrebbe danneggiato la carrozzeria dell’auto della ragazza e le avrebbe forato tutte e quattro le gomme. Tre giorni dopo avrebbe iniziato a telefonare alla sua ex. Un fiume di chiamate senza sosta al cellulare della ragazza durante l’orario di lavoro. Chiamate mute che hanno scosso parecchio la ragazza, sottoposta a un vero e proprio bombardamento. Ma l’uomo non si è dato per vinto. Ha continuato a telefonare per un mese di seguito.

Ma, poi, l’uomo si è inventato anche forme nuove di persecuzione. Ha appeso un grande cartello all’ingresso del paese definendo la sua ex con un epiteto tutt’altro che cavalleresco. Un insulto che ha visto tutto il paese. Poi l’uomo ha iniziato a inviare delle lettere alla ragazza sul posto di lavoro. Dopo qualche mese di questo trattamento la giovane ha subito una forte prostrazione anche psicologica e in lei la paura è cresciuta. Ma il suo ex non ha mollato la presa. Per pura vendetta ha ordinato e favorito il furto dell’Audi della sua ex. Un gesto di pura cattiveria che, però, gli è costato caro, visto che lo ha tradito e ora dovrà pagare.













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