Evasione, la Finanza recupera oltre un miliardo di euro

I dati del 2013 del Comando regionale: 194 denunce per frodi e reati fiscali, scoperti 230 evasori totali



TRENTO. Frodi fiscali, evasione internazionale, economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle del Trentino - Alto Adige, per i danni che producono al bilancio dello Stato e degli Enti locali, distorcendo la concorrenza tra imprese.

Approccio trasversale (cogliendo tutti gli illeciti economico-finanziari connessi all’evasione), qualità degli interventi (effettivo recupero dei tributi evasi) e concretezza dei risultati sono i fattori di successo messi in campo dai Reparti del Corpo operanti nelle due Provincie Autonome ed impegnati nella lotta all’evasione.

Nel 2013 sono state eseguite 564 verifiche che hanno consentito di recuperare una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 1 miliardo di euro e di segnalare una evasione all’IVA per oltre 216 milioni di euro.

In particolare: sono stati denunciati 194 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (35 violazioni), per non aver versato l’IVA (6 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (41 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (17 casi); sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, i ricavi non dichiarati ed i costi indeducibili scoperti ammontano a quasi 170 milioni di euro. A finire sotto la lente della Guardia di Finanza sono stati, principalmente, i trasferimenti “di comodo” delle residenze di persone e società (c.d. esterovestizione), le stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere e le operazioni di “transfer pricing”; sono stati scoperti 230 evasori totali e 25 evasori paratotali, che hanno occultato redditi al fisco per circa 416 milioni di euro nelle più importanti categorie economiche: costruzioni, attività finanziarie ed assicurative, commercio e riparazione auto e beni casa, alberghi e ristoranti, attività manifatturiera ed attività immobiliare; l’attività di contrasto alle “Frodi carosello IVA”, basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero, ha permesso di individuare quasi 19 milioni di euro di IVA evasa; sono stati individuati 270 lavoratori completamente “in nero” e 93 lavoratori irregolari; irregolare il 22% degli oltre 8.700 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.

Sono stati sequestrati, anche “per equivalente”, beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per oltre 24 milioni di euro ai responsabili di reati fiscali.













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