Evasione fiscale: scoperti 131 «fantasmi»

Frodi, sequestri per 15 milioni di euro. Agevolazioni sociali: in otto casi su dieci sono state trovate irregolarità


di Mara Deimichei


TRENTO. Ci sono i «furbetti del ticket», poi quelli che fingono di non conoscere il fisco e anche quelli che chiedono finanziamenti senza avere i requisiti. La fotografia del Trentino 2015 scattata dalla guardia di finanza è impietosa: una provincia dove in tanti cercano di evitare di dover pagare il dovuto e vanno alla caccia di possibili scorciatoie. Ma in molti casi i furbetti incappano dei controlli che - numeri alla mano - sono capillari e costanti della finanza.

Due i principali «core business» delle fiamme gialle trentine: il controllo sulla spesa pubblica e la tutela delle entrate. Due settori sui quali ci sono state decine e decine di verifiche che hanno portato a risultati che il comandante provinciale, il colonnello Fabrizio Nieddu, definisce «soddisfacenti anche per la qualità del lavoro che è stato fatti dai vari reparti».

E ora vediamo cosa c’è in questa fotografia del Trentino scattata della finanza.

Truffe sui finanziamenti e pubblica amministrazione. A livello regionale i casi di illegittima percezione (o richiesta) di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, ammontano a oltre 12 milioni di euro (4 milioni quelli trentini), e hanno portato alla denuncia di 155 persone. Una trentina gli accertamenti delegati alle fiamme gialle da parte della Corte dei Conti in forza di segnalazioni di sprechi o di irregolarità nella gestione dei fondi pubblici. Casi che hanno provocato danni patrimoniali all’ente pubblico per circa 30 milioni di euro. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, quelli controllati avevano in totale un valore di 93 milioni e sono state riscontrare irregolarità per 84. Che hanno portato alla denuncia di 34 persone. Infine i furbetti del ticket sanitario e delle prestazioni sociali agevolate. 157 i controlli che hanno portato, a livello regionale, ad irregolarità nel 72.6% dei casi. Peggio in Trentino dove la percentuale sfiora l’80%. Il danno alle casse pubbliche? 135 mila euro. Furbetti perché alteravano il reddito per poter avere le agevolazioni.

Frodi fiscali ed economia sommersa. 131 i trentini evasori totali: producevano reddito ma per il fisco erano dei fantasmi. 2 i casi accertati di frodi carosello e 21 i casi di evasione internazionale (con trasferimento fittizio all’estero della residenza delle società o delle persone fisiche). 193 i soggetti denunciati per 214 reati fiscali come emissioni di fatture per operazioni inesistenti o dichiarazioni fraudolenti. E per le imposte evase sono stati fatti sequestri per 15 milioni di euro. Il valore dei sequestri proposti è invece di 58 milioni.

Criminalità organizzata. 19 gli accertamenti nei confronti di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome. Eseguiti provvedimenti di sequestro, in base alla normativa antimafia, di 31 beni fra mobili e immobili e disponibilità finanziarie per oltre 420 mila euro.

Pirateria audiovisiva e informatica. 117 sono state le persone denunciate dalla guardia di finanza trentina che ha sequestrato anche oltre 10 mila prodotti illegali perché contraffatti, «piratati», pericolosi.

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