tribunale

Evade le tasse per pagare gli operai

Imprenditore di Borgo a processo: tra fisco e dipendenti aveva scelto i secondi



TRENTO. Pagava gli stipendi, ma non le imposte. Un uomo di Borgo, con l’azienda a Pieve di Cadore, nel bellunese, è accusato di evasione fiscale e dell’Iva. In più, le carte necessarie non si trovano. Antonio Narcisi, titolare dell’omonima impresa individuale risulta sconosciuto al Fisco, nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010. La procura della repubblica però gli sta contestando due anni di mancate contribuzioni, dopo l’intervento dell’Agenzia delle Entrate. Si sta discutendo di 1 milione e 500 mila euro, secondo l’agenzia e 1 milione e 100 mila euro per il procuratore.

L’imprenditore è difeso dall’avvocato Marco di Pasqua, del foro di Rovereto, che avrebbe chiuso la vicenda già ieri mattina con un abbreviato, ma il forte ritardo accumulato nelle precedenti udienze ha costretto al rinvio a settembre. Non è cambiata l’intenzione di risolvere tutto sulle carte del pubblico ministero Tricoli, senza il bisogno di ascoltare testimoni. Si sussurrava che i reati fosse prescritti e, quindi, sarebbe finito tutto con una sentenza di non doversi procedere per estinzione, ma facendo due conti non è così. Contestata anche la recidiva infraquinquennale.

La linea difensiva? Assente l’imputato, il suo legale di fiducia spiega che il suo assistito preferiva pagare gli stipendi e i contributi ai suoi dipendenti. Non voleva assolutamente che qualcuno bussasse alla porta di casa sua, rivendicando dei crediti. I lavoratori erano contenti di lui, mentre il Fisco e lo Stato no, del resto non disponeva di altri soldi, per far fronte agli impegni di natura fiscale.

Per il 2005, l’imputato avrebbe evaso 84 mila euro di Irpef e 179 mila di Iva. Per l’anno successivo, l’Iva non versata scenderà a 92 mila euro. L’altro reato contestato è quello di aver occultato, ovvero distrutto le scritture contabili e i documenti che è obbligatorio compilare e conservare, dal registro Iva in poi.

L’appuntamento in tribunale è slittato al mese di settembre













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