Emergenze, si parte con il numero unico

Entro l’anno verranno accorpate le centrali operative di 115 e 118. La dirigente Zappini: «Così migliorerà il servizio»


di Giuliano Lott


TRENTO. La “road map” è già stabilita: entro l’anno ci sarà un numero unico per le emergenze, che accorperà in una sola centrale operativa Trentino emergenza (118) e i Vigili del fuoco (115)per poter dare una risposta coordinata a ogni richiesta di soccorso. Il Numero unico dell’emergenza (Nue) dovrebbe essere il 112 - come prescritto dal ministero degli interni e già in sperimentazione in Lombardia - oggi in dotazione ai carabinieri, ma ciò che conta di più è che la struttura degli interventi sarà integrata e disporrà di un sistema in grado di identificare e localizzare chi richiede il soccorso dal numero di telefono.

Del progetto in corso si è parlato qualche sera fa al direttivo della Federazione dei Vigili del fuoco, al quale ha presenziato anche il presidente della Provincia Alberto Pacher. Il quale assicura: «La tempistica è quella stabilita con la delibera di luglio, entro il 31 dicembre avremo una centrale operativa unica che accorpa 118 e pompieri, poi il progetto verrà sviluppato per coinvolgere tutte le forze che operano nel soccorso». Il progetto è coordinato da Luisa Zappini, che spiega i vari passaggi. «Il primo step riguarda la creazione di un luogo fisico per il cosiddetto “contact center”, che sarà l’attuale centrale operativa dei Vigili del fuoco, dove verranno fatte alcune piccole modifiche strutturali per allargare gli spazi a disposizione. Ciò verrà completato entro il 31 dicembre, con l’idea di partire già da gennaio con la nuova gestione del servizio. Si tratta comunque di una sistemazione logistica provvisoria, in attesa che venga completato il nuovo ospedale. Quando il Not sarà pronto, la centrale unica troverà la propria collocazione definitiva. É un investimento molto razionale, che salvaguardaciò che c’é già ».

Il Nue, spiega la dirigente Zappini, ha lo scopo «di aiutare il cittadino e al tempo stesso rendere più efficace l’intervento di soccorso. Il nuovo sistema digitale di comunicazione radio, Tetra, permette anche il trasferimento di dati in tempo reale ed è in grado di localizzare il chiamante risalendo anche alla sua identità in base al numero di telefono, senza che il cittadino si accorga di nulla. Ciò è molto importante per l’efficacia del primo intervento: oggi il passaggio delle informazioni avviene tra diverse centrali operative e il primo servizio a ricevere la chiamata attiva gli altri. Imprecisioni ed errori sono inevitabili, mentre con una centrale unica è tutto molto più semplice». Il coordinamento dello “switch”, cioè del passaggio dai due numeri (115 e 118) al Nue è impresa molto delicata. «Per alcuni giorni dovranno funzionare insieme due centrali, per poter garantire la continuità del servizio. Non possiamo permetterci neanche un minuto di interruzione quando c’è in ballo la vita delle persone».

Il caso-tipo dell’incidente stradale è significativo: se un testimone di un’incidente stradale chiama il Nue, il dispositivo individua la posizione del chiamante e la sua identità e questi dati vengono recepiti in sincrono da Trentino emergenza e Vigili del fuoco, che stabiliscono sin dall’origine una strategia d’intervento. «É accaduto anche a un collega del 118 - rammenta Luisa Zappini -, vittima di un incidente stradale. Ha chiamato la centrale operativa ma nell’agitazione del momento si era scordato di specificare dove si trovasse. Con il sistema Tetra sarebbe stato individuato subito, all’atto di chiamare». Malgrado la centrale unica, la specificità dei corpi verrà garantita. Sarà invece assicurata uniformità di informazioni. «C’è un protocollo molto dettagliato che definisce la gestione integrata dei soccorsi, coordinando la protezione civile con il servizio sanitario» spiega Luisa Zappini, che ora procederà con gli incontri e le riunioni propedeutiche alla creazione della Centrale unica.

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