Economia, tensione in facoltà sul progetto con Trento-Rise

Nell’ultimo consiglio il preside Collini invitato a rivalutare il master


Jacopo Tomasi


TRENTO. Clima acceso alla facoltà di Economia di Trento, in seguito al consiglio di facoltà che si è svolto nei giorni scorsi. Solitamente le acque agitate sono frequenti dall'altra parte di via Rosmini (dove c'è la sede di Sociologia).

A Economia, al contrario, tutto è sempre filato più o meno liscio. Nel consiglio di mercoledì scorso, però, il clima si è acceso. Il nodo? Il preside della facoltà, Paolo Collini, ha proposto l'istituzione di un nuovo master sui temi dell'informatica e dell'innovazione in sinergia con il Consorzio Trento Rise. Una proposta che non è piaciuta ad alcuni professori membri del consiglio di facoltà, che hanno criticato il preside e la sua ipotesi.

Sono stati avanzati diversi dubbi sull'utilità di un master di questo genere in un periodo come quello attuale. Oltre ai tempi stretti per realizzarlo in vista dell'anno accademico 2012/2013, la perplessità di alcuni docenti riguardava più che altro la difficoltà nel reclutare docenti con il rischio di appesantire ulteriormente l'attività didattica di quelli attuali. Non solo. C'è chi si è chiesto se possa essere davvero costruttiva la collaborazione con Trento Rise e che ruolo potrebbe avere la facoltà in questa partnership.

Il preside Collini, di fronte a posizioni piuttosto nette, ha cercato di placare gli animi spiegando che si tratta solo di un progetto e che la realizzazione effettiva di questo master sarà valutata attentamente. Com'è nello stile della facoltà, lo scontro è quindi diventato confronto e il consiglio ha votato all'unanimità il mandato esplorativo affidato al preside sulla fattibilità del master. Sondato il terreno e ipotizzato il programma, la palla poi tornerà al consiglio di facoltà che dovrà dare il via libera prima dell'ok definitivo da parte del Senato accademico.













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