Ecco gli «evasori totali» dei rifiuti

C'è chi non svuota mai il bidone, una task-force per capire perché


Vittorio Nardon


CLES. Da oggi una "task force" di otto persone gira per la valle di Non per contattare le famiglie che non effettuano gli svuotamenti minimi previsti per il rifiuto secco. La tariffa di Igiene ambientale infatti prevede un numero minimo di svuotamenti già compresi nella somma. Eppure dai dati emerge che su 5.000 utenze circa 1.500 non consegnano alcun rifiuto secco. La rilevazione è automatica: ogni bidoncino, sia del secco che dell'umido, ha un microchip che viene letto dall'unità ottica del camion che esegue la raccolta. E questo per permettere di far pagare ai cittadini in base alle reali immondizie prodotte. Ma per quasi un terzo delle famiglie della valle, il bidoncino verde del secco non serve.

Non si tratta di comportamenti virtuosi, ovvero di gente che non produce rifiuti, ma spesso di persone incivili che si creano una discarica privata lungo le strade o nei boschi. Ora la task force passerà, famiglia per famiglia, per capire e soprattutto per spiegare e sensibilizzare. «La sensibilizzazione - spiega Rolando Valentini, assessore della Comunità di Valle - è la strada vincente da seguire».

E proprio per questo ha inviato ai sindaci l'invito ad organizzare una giornata ecologica il 22 aprile: tutta la valle in campo a ripulire strade e rampe da sacchi e borse di immondizie e rifiuti di ogni genere. Il dato di 1500 utenze è riferito all'anno 2010 ma evidentemente non tutti questi meritano il premio Attila. Tra loro ci sono immigrati che magari tornano in Italia una volta ogni due o tre anni, ci sono appartamenti sfitti o chiusi, ma comunque il dato è pur sempre significativo.

Le sanzioni per i trasgressori sono salatissime: 650 euro per ogni rifiuto abbandonato: non importa la dimensione e oltretutto si rischia anche il procedimento penale. «Comunque - sottolinea l'assessore Valentini - tra coloro che fanno registrare zero svuotamenti ci sono parecchi autoctoni». Come dire: non si dia sempre la colpa solo agli extracomunitari. A questo proposito, la task force che part time rimarrà attiva fino al 31 dicembre, ha anche lo scopo di spiegare ai nuovi che vengono ad abitare in valle di Non le modalità di raccolta e di consegna dei rifiuti. «Il nostro sistema di gestione dei rifiuti è infatti poco conosciuto fuori dalla valle». Intanto, a dispetto di coloro che dimostrano poco senso civico, dai dati forniti una constatazione positiva: la raccolta differenziata in valle è in continua crescita ed è passata dal 70.33 del 2009 al 74.08 per cento dell'anno scorso.













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