«Due Spade», si spegne la stella

Guida Michelin shock: tolta al ristorante dopo 17 anni ininterrotti


Gianpaolo Tessari


TRENTO. Bolzano è la provincia italiana con più stelle Michelin. Sissignori, più di Milano, di Roma, di Torino o di Venezia. In Alto Adige si brinda in cucina al tintinnio di 21 locali con una stella di ben 3 con due stelle, riconoscimento ristretto a pochissime cucine in tutta la penisola.
E nell'anno di cotanto trionfo il Trentino si lecca invece le ferite, visto che non ha alcuna new entry tra le tavole che non deludono mai il viaggiatore goloso. Ma, anzi, ne ha persa per strada una delle più famose, se non la più conosciuta in assoluto, quella del centralissino Due Spade, all'ombra del Duomo, a Trento.

Il bilancio è quello una volta di più di un divario tra le due province che si allarga sempre più e che la crisi economica sempre rendere macroscopico: a premiare l'Alto Adige in cucina non sono solo le indiscutibili potenzialità economiche (la criticata autonomia c'è qui come a Bolzano) ma anche una maggiore disponibilità a mettersi in gioco, a studiare, ad evolversi. Viaggiando al cospetto dei più importanti chef del mondo e portando via tutto quello che di nuovo e di bello si può mettere nel piatto.

Una parentesi, prima di ritornare a bomba tra i fornelli nostrani, nel gotha nazionale del mangiare bene dicendo che a Massimo Bottura, chef dell'Osteria Francescana di Modena vanno infatti le tre stelle, segno dell'eccellenza. Con lui salgono a sette i ristoranti tre stellati in tutta Italia.

L'edizione numero 57 della Guida ha assegnato anche quattro nuove due stelle e 33 nuove una stella. In tutto, oltre l'eccellenza dei sette, ci sono 38 due stelle e 250 una stella. Negli ultimi sei anni, in Italia i ristoranti premiati sono cresciuti del 30%.

Gli esercizi presi in considerazione dalla Rossa sono 3384 alberghi, 380 agriturismi e 2729 ristoranti. Importanti anche i Bib Gourmand ovvero i 260 ristoranti in tutta Italia con il migliore rapporto prezzo/qualità.

In Alto Adige ci sono tre nuove entrate, in realtà una è legata allo spostamento dello chef Markus Baumagartner da un locale (che perde la stella) ad un nuovo che la guadagna, tra cui il ritorno della stella in uno dei locali storici del mangiare bene in val Badia, come La Siriola.

La tabella spiega bene questa situazione, come fotografa altrettanto bene quella legata al Trentino: via le Due Spade e nessuna nuova entrata. In una provincia che si fregia di essere simbolo di eccellenza nel campo del cibo e del vino occorrerà sedersi attorno ad un tavolo (anche imbandito, perché no) e cercare di capirne i motivi. Parlarsi addosso serve a poco. Investire in aggiornamento sicuramente di più.













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