L'INCHIESTA

Due arresti per l'accoltellamento di Arco

Ai domiciliari due estremisti di destra accusati di tentato omicidio: "Un fendente potenzialmente mortale"



ARCO. Due arresti (ai domiciliari) per l'accoltellamento del 17 maggio scorso ad Arco, quando Andrea Leoni, vent'anni, finì all'ospedale gravemente ferito da una coltellata all'addome, nel corso di una lite scoppiata a causa delle differenti idee politiche. I carabinieri della compagnia di Riva del Garda questa mattina hanno arrestato Michele Prandi, 26 anni di Arco, e Nicola Paolini, 47 anni di Mori. Sarebbe stato quest'ultimo - secondo gli accertamenti degli investigatori - a sferrare la coltellata nel corso di un diverbio al parcheggio di Prabi, dopo una serata in un pub. Un colpo potenzialmente mortale - secondo il medico legale - perché penetrato in profondità e fermato, provvidenzialmente, da una costola che ha impedito danni maggiori agli organi vitali.

Sul movente politico dell'aggressione il giudice per le indagini preliminari - che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare - non ha dubbi. E il magistrato ha sottolineato anche il pericolo che i due arrestati - due "teste rasate" di estrema destra - possano commettere nuovamente reati di questo genere: "Non sono in grado di gestire una situazione di supposta conflittualità senza ricorrere alla più estrema violenza, con la conseguenza che appare sussistere un rilevante rischio di recidiva destinato a manifestarsi in caso di divergenze di opinioni".

Una manifestazione di protesta dopo l'aggressione del 17 maggio scorso ad Arco

Dopo l'episodio del maggio scorso varie organizzazioni di sinistra avevano espresso solidarietà al giovane ferito ed erano scese in piazza per condannare la gravissima aggressione.













Scuola & Ricerca

In primo piano