Dolomiti Unesco, la guida passa a Bolzano

Si punta a ampliare la tutela a Sassolungo, Sella e Dolomiti di Lienz



DOBBIACO. Il primo passaggio triennale della presidenza della Fondazione Dolomiti Unesco, dalla provincia di Belluno alla provincia di Bolzano, è stato ufficializzato ieri con una cerimonia a Dobbiaco, occasione per uno sguardo retrospettivo al lavoro svolto nei primi tre anni di vita della Fondazione (aprendo collaborazioni sul turismo sostenibile e fra i musei delle tre regioni Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige), e per fissare altri obiettivi: l’ampliamento del territorio sotto la tutela Unesco ai siti dolomitici del Sassolungo e del Sella, lo sguardo oltreconfine alle Dolomiti di Lienz e anche l'ipotesi di una giornata settimanale estiva “di quiete” per i passi dolomitici oberati dal traffico sono state le priorità dichiarate dal neo presidente Pichler Rolle, insieme a una migliore comunicazione del messaggio “Dolomiti - Unesco” mirato al turismo mondiale di qualità e sostenibile. L’assessore altoatesino all’ambiente ha ricevuto il testimone, sotto forma di una scultura che rappresenta il logo Dolomiti Unesco, dalle mani della presidentessa uscente, il viceprefetto Emanuela Milan, subcommissario della provincia di Belluno. Il formale passaggio delle consegne è stato aperto dal sindaco di Dobbiaco, Guido Bocher, il quale facendo gli onori di casa, ha ricordato che le Dolomiti, con le Tre Cime di Lavaredo che ne sono il primo simbolo, sono sì affidate alla responsabilità delle popolazioni che ne vivono il territorio ma non possono essere considerate “nostre” proprio in quanto Patrimonio naturale dell’umanità che ne pretende la tutela.La Rai ha annunciato l'avvio della serie “Alba delle Dolomiti”, prodotta dalla sede Rai di Trento e che sarà irradiata da metà luglio in poi su RaiTre nazionale.













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