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Disinnesco bomba, nuova maxi evacuazione a Rovereto

Il 2 ottobre l’operazione in Vallunga: migliaia di roveretani dovranno uscire di casa o rimanere chiusi nelle loro abitazioni



ROVERETO. Mancano ancora quasi due mesi, ma il 2 ottobre non sarà una domenica come tutte le altre per la città. Infatti quel giorno, come era accaduto il 15 novembre scorso, migliaia di roveretani saranno coinvolti nell’evacuazione per il disinnesco della bomba ritrovata durante i lavori in via Vallunga, vicino all’azienda agricola Balter.

Una bomba americana, del peso di 500 libbre (la metà rispetto a quella rinvenuta nel cortile dell’ex Manifattura tabacchi a Sacco e disinnescata il 15 novembre 2015) sganciata durante la seconda guerra mondiale. Un ordigno in buone condizioni, rimasto sepolto per decenni e venuto alla luce lo scorso mese.

Da allora è sotto “osservazione” in attesa del disinnesco che avverrà appunto il 2 ottobre come annunciato dal sindaco Francesco Valduga. Nel raggio di settecento metri, quella che viene definita la “zona rossa”, dovranno essere evacuate tutte le abitazioni: in pratica via Vallunga, via Case Sparse, i Toldi, tutta la zona residenziale collinare e parte del Brione sotto la collina.

Secondo i calcoli dovrebbero essere 1.200-1.300 le persone obbligate a lasciare casa. Non sarà evacuata, invece, la clinica Solatrix che sarà “protetta” da un avvallamento. Chi, invece, abita nel raggio di 1.950 metri, la “zona gialla” (gran parte della città) potrà rimanere in casa ma non potrà uscire fino ad operazione di disinnesco conclusa (se invece decide di uscire prima dell’avvio delle operazioni non potrà rientrare prima del triplice suono della sirena). Per quanto riguarda la viabilità sarà bloccata la statale del Brennero ma non la ferrovia e l’autostrada. Disagi per chi abita a Noriglio e nelle Valli del Leno visto che non potrà scendere in città. (pa.t.)













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