«Dermulo, una rotatoria inutile»

Il presidente degli artigiani: «Rallenterà il traffico sull’arteria principale e si butteranno 3 milioni»


di Giacomo Eccher


FONDO. No alla rotatoria di Dermulo così come è progettata perché avrà un effetto rallentamento sull'asse principale Taio Cles che percorre la valle. A dirlo sono gli artigiani che chiedono con forza alla Comunità di valle di bloccare l'opera dopo il via libera arrivato mesi fa dal consiglio comunale di Taio.

«Se la Comunità non riesce nemmeno a imporsi su questo problema con una soluzione duratura che risolva invece di complicarci la vita come fa questo progetto, è meglio che lasci perdere anche tutto il resto: è un evidente segnale di incapacità e di inadeguatezza a risolvere i problemi veri della valle di Non», afferma Luigi Sartori, presidente dell'Associazione artigiani della valle di Non. Sul no alla rotatoria di Dermulo, ribadito in un recente incontro con il presidente della Comunità valle di Non, Sergio Menapace, Sartori parla anche a nome dei colleghi della valle di Sole, «pure preoccupati – spiega – per il rallentamento che la rotatoria provocherà ai mezzi di ditte esportatrici (all'estero e comunque in altre regioni italiane) quali Dalmec, Diatec, Mondadori, Melinda, Chezzi, Tassullo, Sartorilegno, Pejo, Caleppiovinil». Per capire cosa succederà se si farà davvero la rotatoria, l'Associazione artigiani in un documento datato 22 novembre 2011 aveva ufficialmente chiesto che prima di decidere «si quantifichi il rallentamento del traffico provocato dalla rotatoria di Dermulo e si faccia una corretta valutazione sul traffico produttivo, commerciale e turistico».

Lo studio a quanto pare è stato fatto ma nell'incontro con Menapace i dati non sono stati presentati perché – questa la giustificazione – «la Provincia ha chiesto di non divulgarli». «Questo inspiegabile atteggiamento della Comunità ci fa pensare che lo studio abbia fatto emergere risultati tali da metter in discussione la validità dell'opera e si vorrebbe che come categoria economica esprimessimo parere favorevole alla rotatoria quasi fosse un atto di fede», afferma Sartori. E si augura che si questo punto la Comunità faccia la Comunità e non lasci che a decidere la sorte del traffico di due valli sia il solo Comune di Taio con la scusa che c'è già il finanziamento. «Piuttosto che spenderli male i soldi, in questi tempi soprattutto, è meglio lasciarli dove sono e per Dermulo pensare soluzioni che siano risolutive a prescindere dal costo: altrimenti sono soldi buttati», afferma.

Tornando al flusso veicolare, secondo gli artigiani attualmente il traffico lungo l'asse principale Cles - Trento e Trento - Cles è scorrevole e non incontra difficoltà particolari grazie ai formidabili investimenti fatti in questi anni (Mezzolombardo e Taio). E concludono: «Se è vero che la rotatoria di Dermulo serve a risolvere i problemi dell'incrocio con l'Alta valle di Non è altrettanto vero che essa provoca un rallentamento sull'asse principale. Ma l'immissione in rotatoria del traffico pesante proveniente dall'Alta valle di Non (il 30% del totale, al mattino), sarà al rallentatore perché per girare verso Cles il mezzo pesante dovrà percorrerla completamente per 360° a bassissima velocità, bloccando di conseguenza il flusso principale nord - sud”. Per questo non ci stanno che vengano buttati 3 milioni di euro.

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