Dellai premiato da Durnwalder

All’ex presidente della Provincia di Trento e a Bressa l’onorificenza al merito dell’Alto Adige



BOLZANO. Luis Durnwalder ha consegnato le onorificenze al merito della Provincia di Bolzano a Lorenzo Dellai e a Gianclaudio Bressa. «Basta parlare solo dei nostri sacrifici. Delle sofferenze tedesche. Senza gli italiani, senza i partiti democratici che ci sono stati vicini quando non eravamo così forti, questo autogoverno ce lo sognavamo». Ma non è finita. Aggiunge: «Senza Trento, Bolzano non avrebbe l'autonomia». La prima frase l'ha detta guardando Bressa. La seconda rivolto a Dellai. Gianclaudio Bressa e Lorenzo Dellai sono stati i primi a cui ha consegnato la collana con l'aquila tirolese. Peter Jankowitsch ( ex ministro degli esteri austriaco), Claudia Schmied (ministro della cultura), l'ex cancelliere Wolfgang Schüssel, il Landeshauptmann bavarese Stoiber, quello del Tirolo Weingartner (colpito dalla polemica di Alessandro Urzì perché fotografato insieme allo stragista Siegfried Steger) e tutti gli altri sono arrivati dopo. Tra le pieghe di una celebrazione fortemente identitaria è emersa, forse per la prima volta con questa chiarezza, la volontà di mettere l'autonomia al suo posto: non è stata un ripiego, è stata la via maestra. E i compagni di strada italiani, decisivi. Alla faccia dell'orgoglio tirolese. Bressa è stato l'unico dei premiati a parlare, in italiano. Dellai l'unico ad essere abbracciato. Era arrivato per ultimo al castello, ben dopo Pacher.













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