Dellai: «Dico no ad Alfano sì al sostegno a Dorfmann»

Il capogruppo dei Popolari: «Mai aderito al progetto di Nuovo centrodestra e Udc Serve un’alleanza di governo con il Pd per questa e la prossima legislatura»


di Chiara Bert


TRENTO. «I Popolari per l’italia non hanno mai deciso né ipotizzato di aderire alla lista Nuovo centrodestra-Udc alle Europee». Lorenzo Dellai ribadisce il suo no al progetto di Alfano e prova a tenere fuori i Popolari per l’Italia, di cui è capogruppo alla Camera, dall’operazione: «Se qualche nostro esponente è presente alle Europee nelle liste del Ncd lo fa a titolo personale, senza impegnare il nostro movimento».

Onorevole Dellai, nella lista del Ndc non è più candidato il senatore Mauro, ma c’è per esempio il vostro sottosegretario alla difesa Domenico Rossi.

Noi abbiamo fatto un’assemblea il 4 aprile e abbiamo deciso che non c’erano le condizioni per appoggiare la lista Ncd-Udc. Noi eravamo interessati a un altro progetto, a costruire una lista di coalizione popolare, con paletti molto chiari a destra. Così non è stato, la scelta è stata diversa sia nella denominazione “nuovo centrodestra” sia nella collocazione politica. E le adesioni personali di qualche nostro esponente non impegnano i Popolari per l’Italia.

Pensa che il dialogo con Alfano riprenderà dopo le Europee?

La lista di Ncd e Udc è naturalmente un’operazione a cui guardiamo con interesse perché porterà nel Partito popolare europeo una rappresentanza italiana diversa da quella di Forza Italia, ma non è questa la nostra storia. Se in futuro questo percorso dovesse precisarsi di più, con un giudizio netto sui vent’anni di berlusconismo in Italia, si potrà riaprire il dialogo. Ora serve altro.

Che cosa serve?

Al nostro Paese serve costruire un’aggregazione di matrice popolare e liberaldemocratica che dia vita ad una collaborazione di governo con il Partito democratico per cambiare l’Italia. Perché è bene ribadirlo, il Pd nonostante il trend positivo non può vincere da solo le prossime elezioni politiche. Questa è la prospettiva a cui lavorare per questa e per la prossima legislatura. Oltre è francamente molto difficile fare previsioni.

Domani (oggi per chi legge, ndr) è in programma il primo incontro per le Europee tra Upt e Svp. Dunque sì al sostegno all’eurodeputato uscente della Svp Dorfmann, che è anche l’unico con concrete possibilità di essere eletto?

Sia chiaro che il sostegno non si dà certo perché Dorfmann ha più possibilità di altri di essere eletto al parlamento europeo. Il punto politico è che Herbert Dorfmann è il candidato espresso dalla Svp, un partito con il quale prima la Margherita e poi l’Unione per il Trentino hanno costruito nel tempo un rapporto di collaborazione e che aderisce al Ppe. E quindi personalmente, se l’Upt deciderà per un’indicazione di voto preferenziale per Dorfmann, la troverei una soluzione positiva in linea con il percorso politico di questi anni. Lo decideremo insieme, credo comunque che sarà un’indicazione prioritaria, con la possibilità di sostenere anche candidati di altri partiti a noi vicini.

Giovedì le agenzie di stampa hanno scritto che deputati dei Popolari sarebbero pronti a trasferirsi nel Ncd e che lei e Mauro potreste passare al Gruppo Misto. È così?

Sfarfallate. Non c’è nessuna nostra intenzione di andare nel Gruppo Misto. Semmai la cosa riguarda colleghi dell’Udc che, se decidessero di fare un gruppo insieme con il Nuovo centrodestra, determinerebbero una diminuzione di parlamentare dei nostri gruppi. In quel caso è evidente che dovremmo aprire un dialogo per ricostruire un gruppo parlamentare con chi condivide la nostra visione. Che, ripeto, è quella di un accordo di centrosinistra con il Partito democratico che si proietti in questa e nella prossima legislatura, e ci consenta di mettere in campo le riforme necessarie per cambiare l’Italia.

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