Dal web pioggia di critiche sul match Italia-Germania under 20

Nel mirino una presunta inadeguatezza degli impianti e sull’accoglienza . Frisinghelli: «Tutte bugie. Sacchi e lo staff azzurro ci hanno fatto i complimenti»


di Paolo Trentini


ROVERETO. Una nazionale di calcio a Rovereto, seppur under 20, non la si era mai vista. Un evento che ha trascinato allo stadio Quercia oltre 700 persone pur in un orario, le tre del pomeriggio, non certo favorevole per l'afflusso degli spettatori. Una festa per tutti, ma sono bastati un paio di dettagli storti per scatenare l'ira dei soliti disfattisti. Il giorno dopo l'incontro tra Italia e Germania dai social network sono piovute critiche sull'organizzazione. Si denuncia l'erba troppo alta del campo di Lizzana che avrebbe costretto gli azzurrini ad allenarsi nel campo delle Fucine che non dispone di spogliatoi adeguati. Infine, dopo aver applaudito la scelta dei tedeschi di alloggiare a Riva del Garda, se la prendono con l'organizzazione, rea di aver impedito l'accesso ai calciatori il giorno precedente la partita e martoriato l'inno tedesco a causa disturbi degli altoparlanti, che hanno reso impossibile anche la lettura delle formazioni.

Critiche respinte da Franco Frisinghelli, assessore allo sport cittadino: «Innanzitutto – spiega – la decisione di spostarsi da Lizzana alle Fucine è stata presa una settimana prima, nei sopralluoghi effettuati con i tecnici della nazionale. Un campo di loro gradimento, così come gli spogliatoi. E da loro è arrivata anche la richiesta di allenarsi all'antistadio alla vigilia dell'incontro. Non solo non è arrivata nessuna lamentela, ma tutto lo staff azzurro, a partire da Arrigo Sacchi, ci ha fatto i complimenti per la bellezza degli impianti el'accoglienza. L'unico neo della giornata, la lettura delle formazioni. Poco prima dell'inizio del match l'impianto dello speaker e il camion regia della Rai si sono sintonizzati sulla stessa frequenza e questo ha generato dei disturbi, ma il problema è stato immediatamente risolto».

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