Dal campo alla tavola a km zero 

La scommessa del ventenne Lorenzo Franzoi nell’agricoltura ecosostenibile


di Carlo Bridi


VIGOLO VATTARO. Un giovane coraggioso, con sensibilità ambientale, e la capacità di inserirsi in un segmento produttivo con vendita a km zero, che offre degli spazi interessanti a condizione che i prodotti vengono fatti nel rispetto dell’ambiente e senza l’uso di prodotti per la difesa che possano lasciare residui chimici. Ma non solo, l’altra ricchezza che si trova ormai solo nel mondo contadino, è quella della compattezza della sua famiglia, fidanzata compresa che non solo hanno sostenuto il progetto di un ragazzo appena ventenne, ma lo stanno costantemente aiutando. Parliamo di Lorenzo Franzoi, che all’inizio del 2016, dopo alcune esperienze lavorative tutte precarie, anche nel settore agricolo, un po’ per passione e un po’ per necessità ha avviato un’azienda orticola sull’Altipiano della Vigolana, partendo dalla massima del Mahatma Gandhi: «dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare sé stessi». «Sono partito - racconta Franzoi - dalla mia passione per la natura e dagli insegnamenti di nonno Corrado. È dura, la terra è sempre bassa, ma la gioia di veder crescere una piantina, gli ottimi rapporti che si creano con i clienti che diventano amici e comperano i prodotti sulla mia parola, sono delle belle soddisfazioni».

Il nome dell’azienda: «Verde Vegetale, l’orto innovativo», è tutto un programma, e punta a praticare la politica del km 0, con filiera cortissima, garantendo sempre prodotti freschi di giornata, riscoprendo e valorizzando la stagionalità e la tipicità dei prodotti del territorio e favorendo un consumo consapevole. La filosofia di Lorenzo, è quella di produrre e vendere in modo ecosostenibile, e consente un risparmio sui costi di trasporto e una minore emissione di Co2. Inoltre la vendita diretta in campo o al mercato contadino, favorisce l’incontro diretto tra produttore e consumatore. Franzoi, effettua anche consegne a domicilio a chi ordina le ceste o cassette miste, serve regolarmente ristoranti e alberghi della zona, che possono così avere prodotti tipici della zona freschissimi, e senza residui chimici, seguendo la linea Bio Aksxter, un fertilizzante in grado di programmare l’equilibrio della pianta e del terreno, un prodotto consigliato anche da Aiab, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica.

Grazie a internet ha creato un contatto con il gruppo «Genuino clandestino» della Toscana, che vende sulla parola del produttore anziché sulla certificazione circa la genuinità e salubrità dei prodotti. E Lorenzo è molto soddisfatto dell’accoglienza dei consumatori dell’altipiano che si recano quotidianamente presso la sede dell’azienda in via alle Fonti 26 per l’acquisto dei prodotti freschi.

Un nuovo mercato si sta aprendo sulla città di Trento con Bioexpo che è una specie di piccola piattaforma che raccoglie gli ordini, un po’ sul modello americano dove da poco è nato un nuovo rapporto fra la rete e i piccoli negozi che sono diventati i punti di riferimento per le vendite on linee.

«L’unico sostegno avuto all’inizio è venuto dall’Agenzia del Lavoro - spiega - dove ho frequentato un corso per nuovi imprenditori ed ho avuto un piccolo sostegno dalla Provincia». per i primi investimenti. Anche i suoi hobby sono sacrificati, per mancanza di temo, è rimasta solo la musica.













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