Da lunedì i “vigilantes” armati In centro dalle 15 alle 23
Il progetto. Il bando per i “Custodi di quartiere” è stato vinto da una ditta altoatesina. Saranno in 8, alternati uno alla volta sulle due zone da sorvegliare (S. Maria Maggiore e San Marco). «Non potranno arrestare o perquisire»
Quanti sono
Le guardie saranno otto, in totale. Nello specifico: sono tutti uomini, generalmente giovani o di mezza età. Gireranno a piedi e armati. Ma non tutti assieme: il quartiere «lo custodiranno» uno per volta, divisi in due turni: il primo dalle 15 alle 19, il secondo dalle 19 alle 23. Per cinque giorni a settimana, non necessariamente dal lunedì al venerdì. Avranno un giubbotto e un distintivo ben visibile.
Cosa faranno
Non avranno compiti di polizia - ha detto ieri Lino Giacomoni, comandante della Polizia locale - non potranno dunque arrestare o perquisire nessuno, ma solo compiti di «vigilanza e sorveglianza», come quella che c’è in biblioteca. Costituiranno punto di riferimento per cittadini e operatori economici e raccoglieranno le segnalazioni di episodi di degrado per valutarli e trasmetterli alla Polizia Locale. Daranno informazioni ai cittadini sui corretti comportamenti per prevenire o gestire condotte illecite o moleste, avranno cura di prevenire ogni evento che possa causare danni ai beni del patrimonio comunale. Qualora sorprendessero qualcuno nell'atto di commettere illeciti (abbandono di rifiuti, assunzione di bevande alcoliche ove vietato) o reati (danneggiamento, imbrattamento, furto) dovranno intervenire con i mezzi a disposizione e avvertire immediatamente le forze dell'ordine.
Le zone
Ogni custode di quartiere, durante il suo turno, dovrà sorvegliare due aree diverse: la prima comprende via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, piazza Santa Maria Maggiore, via Santa Margherita, via Tommaso Gar; la seconda largo Carducci, via Santa Maria Maddalena, via Dietro le Mura, via dei Ventuno, via Marchetti, parco San Marco, via San Pietro, via Suffragio.
Perché si chiama così
Il sindaco Andreatta ha detto che il nome - «custode del quartiere» - glielo ha proposto uno dei cittadini delle associazione che ha incontrato per mettere in piedi il progetto (la circoscrizione, il parroco di S.Maria, il comitato per la rinascita di Torre Vanga, la Casa della giovane, le scuole Tambosi, Zanella, De Marchi, il centro Ocse, il parroco ortodosso di San Marco, il Centro per la cooperazione internazionale, i firmatari della petizione contro la Scaletta).