rovereto

Da domani riprendono i controlli per i 30 orari

Conclusa l’estate il personale della Polizia locale torna al lavoro con il telelaser Intanto i dati dicono che i nuovi limiti non hanno causato il temuto “massacro”


di Paolo Tagliente


ROVERETO. Il diavolo non è così brutto come lo si dipinge. La decisione dell’amministrazione di istituire il limite dei 30 orari in alcune zone della città, all’inizio del giugno scorso, aveva suscitato un vero e proprio polverone. Anche perché, per far rispettare i nuovi limiti, ovviamente è stato chiesto l’intervento della Polizia locale con il telelaser. Si temeva potesse essere un bagno di sangue - per portafogli e punti patente - ma così non è stato. «Fino a questo momento – spiega l’ispettore Franco Merighi – le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità sono state 58». Un numero tutto sommato eseguo, se si considera la mole di traffico che giornalmente scorre sulle strade cittadine, ma quelle relative ai 30 all’ora rappresentano davvero una percentuale minima».

Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire, insomma. Ma non è il caso di abbassare la guardia e tantomeno di infischiarsene della segnaletica. Anche perché, conclusa l’estate e terminate le vacanze anche per il personale della Polizia locale - che come abbiamo scritto nel recente passato non è certo sovradimensionato - i servizi di controllo riprenderanno già da domani, primo giorno d’ottobre.

«Anche nei prossimi giorni – tranquillizza il comandante Marco D’Arcangelo – provvederemo a pubblicare settimanalmente sul sito del Comune i giorni e le zone in cui sarà operativa la pattuglia incaricata dei controlli». Una scelta che l’amministrazione aveva fatto per smentire chi l’accusava di volere semplicemente riempire le casse comunali, istituendo limiti di velocità troppo bassi per essere rispettati e “bastonando” i poveri cittadini. Accuse sempre respinte da Palazzo Podestà, sia attraverso il sindaco Andrea Miorandi che dall’assessore competente Giulia Robol. Alcune zone della città, avevano più volte spiegato, risultavano particolarmente pericolose e il limite dei 30 all’ora, in molti casi richiesto dai residenti stessi, si rivelava necessario.

Nessuna intenzione di far cassa, quindi, ma solo la volontà di rendere le strade più sicure, per gli automobilisti, ma anche per i pedoni. E i numeri sembrano dare ragione all’amministrazione, che pur non dando il via ad una persecuzione nei confronti di chi si muove in macchina, ha ottenuto che siano in molti quelli che, nelle zone “a rischio”, alzano il piede dall’acceleratore. Buona abitudine che non è il casi perdere visto che, tra poche ore, i controlli riprenderanno. E per stare ancora più tranquilli basta dare un’occhiata al sito del Comune e controllare le zone in cui è possibile imbattersi nella pattuglia.













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