Croce Rossa trentina in Norvegia per la gara di primo soccorso

I volontari trentini sono stati i protagonisti di una trasferta in Norvegia per partecipare, come ospite straniero, ad una gara di primo soccorso organizzata nella città di Röros dalla consorella Norges Röde Kors Hjelpekorps



TRENTO. La Croce Rossa del Trentino si fa conoscere fuori dai confini provinciali, ma non solo per la sua attività di protezione civile in situazioni di emergenza. I volontari trentini sono stati i protagonisti di una trasferta in Norvegia per partecipare, come ospite straniero, ad una gara di primo soccorso organizzata nella città di Röros dalla consorella Norges Röde Kors Hjelpekorps.
Una volta tanto si può sentir parlare di Croce Rossa senza doverla collegare a disastri naturali causa di terribili conseguenze sul piano umano. Alla gara di primo soccorso in programma sabato 4 settembre a Röros, cittadina mineraria dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco, ha partecipato anche un gruppo di nove volontari del Trentino. Un'occasione importante per tenere alto l'onore della Croce Rossa e un'opportunità unica per gettare le basi per una futura collaborazione con la consorella Norges Röde Kors Hjelpekorps. «L'obiettivo di questa trasferta è stato quello di avviare un progetto internazionale che si svilupperà su tre fronti: il soccorso sulle piste da sci, il soccorso in acqua e la formazione» - spiega Alessandro Brunialti, Commissario provinciale della Croce Rossa del Trentino, terza candidata a far parte del progetto la Spagna.
I volontari di Trento sono stati gli unici ospiti stranieri a partecipare alla gara nazionale norvegese di primo soccorso, che sostanzialmente consiste nell'affrontare alcune situazioni di emergenza simulate in cui i feriti necessitano di immediate cure mediche. Un appuntamento di prestigio e anche di soddisfazione personale per chi, ogni giorno, si impegna sul territorio per l'assistenza a chi a bisogno. Il giorno precedente a questa competizione la Croce Rossa del Trentino ha preso parte anche alla gara di orienteering in notturna.
Ma la collaborazione con Oslo non è l'unica nel panorama delle attività internazionali della Croce Rossa del Trentino. «A novembre partirà un progetto triennale di assistenza psicosociale a 8000 bambini di Gaza, una zona del mondo dove, più che in altri luoghi, c'è un grande bisogno del nostro intervento» - racconta Brunialti.
La partecipazione internazionale della Croce Rossa trentina si inserisce in un contesto organizzativo internazionale che già da tempo opera in Israele. Considerata la pericolosità della zona, le difficoltà della lingua e le differenze culturali, è direttamente il Comitato internazionale con sede a Ginevra ad occuparsi in prima linea della gestione del progetto di Gaza, ma la Croce Rossa del Trentino è pronta a dare il suo sostegno finanziario ed in futuro, eventualmente, anche sul campo con volontari opportunamente formati.
La realtà della Croce Rossa del Trentino, molto complessa e varia, si caratterizza per un'importante azione di protezione civile con interventi nazionali e internazionali. I volontari di Trento sono pronti a partenze immediate in caso di emergenza, come è ultimamente accaduto per i terremoti di Haiti e soprattutto de L'Aquila. A distanza di oltre un anno dalla catastrofe del 6 aprile, i volontari trentini si trovano ancora in Abruzzo a supporto della popolazione perché, spiega Brunialti, «la Croce Rossa è sempre la prima ad arrivare e l'ultima ad andarsene».

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