Il dramma

Costringeva a prostituirsi la moglie di 19 anni

Due giovani di 24 anni della val di Non indagati per aver sfruttato una ragazza trentina. Uno di loro l’ha sposata e convinta a vendersi in un residence



TRENTO. Una disavventura che è l'incubo di tutti i genitori, quella che è capitata a una ragazza di 19 anni, trentina e proveniente da una famiglia che non è in situazione di disagio. Una ragazza che ha avuto la sventura di imbattersi nella persona sbagliata che dopo averla fatta innamorare l'ha sposata a tempo di record, dopo che la giovane aveva rotto i ponti con la famiglia, nemmeno due mesi dopo essersi conosciuti, e poi l'ha convinta, con l'aiuto di un amico, a prostituirsi per pagare i debiti.

Una storia tristissima che è stata scoperta grazie al fiuto degli investigatori della squadra mobile di Trento che monitorano il mondo della prostituzione trentina anche tenendo d'occhio di continuo gli annunci di carattere erotico e sessuale. E proprio così gli agenti si sono imbattuti in questa vicenda, dal momento che hanno notato su internet annunci che promettevano prestazioni quasi estreme da parte di una ragazza di 19 anni vantata come bellissima e avvenente e disposta a prestazioni estreme.

Gli uomini della mobile hanno voluto vederci chiaro e hanno fissato un appuntamento. Da qui è nata una l'inchiesta per sfruttamento della prostituzione che vede indagati due giovani trentini, entrambi di 24 anni, della val di Non. I due hanno affittato un appartamento in un residence di Gardolo dove la giovane si vendeva. Non solo, la accompagnavano fino a Verona dove la ragazza si prostituiva in strada. E provvedevano pure a mettere le inserzioni su internet.

Uno dei due è il marito della giovanissima ragazza e l'altro è un suo amico. Per il primo vengono ipotizzati i reati di sfruttamento della prostituzione e di maltrattamento in famiglia. Per il secondo, invece, viene ipotizzato solo il reato di sfruttamento. La ragazza consegnava a entrambi tutto l'incasso.

All'amico del marito ha dato 15 mila euro guadagnati nell'arco di quattro mesi. Al marito ha dato anche di più e lui ha dilapidato tutti i soldi. Gli agenti hanno fissato un appuntamento come se fossero stati dei normali clienti. Un giorno di novembre alla porta dell'appartamento nel residence di Gardolo ha aperto lei, la ragazza, vestita solo di biancheria intima. Gli agenti hanno trovato poi nell'appartamento il marito della ragazza che si era nascosto per sorvegliare la moglie durante la prestazione sessuale e per proteggerla nel caso di problemi con qualche cliente. Poche settimane dopo, la ragazza ha deciso di presentare denuncia. Ha spiegato che stava insieme al ragazzo da gennaio. In marzo lo aveva sposato civilmente contro la volontà della sua famiglia. In giugno quello che era diventato suo marito le ha proposto di prostituirsi per pagare i debiti che avevano fatto insieme per sposarsi. La ragazza, che non si era mai prostituita prima, ha accettato, ma poi ha iniziato a ribellarsi perché vedeva che i soldi venivano dilapidati dal marito e dal suo amico.

La conoscenza con quel ragazzo ha fatto cambiare del tutto la sua vita. L'ha trasformata in un incubo. I suoi aguzzini l'hanno costretta a vendersi da giugno fino a novembre, quando la vicenda è stata scoperta dagli uomini della squadra mobile. La ragazza ha spiegato che gli aspetti organizzativi erano curati tutti dall'amico del marito, un trentino della val di Non. Era lui a mettere su internet gli annunci, era stato lui a trovare l'appartamento e a firmare il contratto d'affitto ed era stato lui a spingere perché si prostituisse anche in strada a Verona.













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