il festival

Corruzione, la mappa di Cantone

Stasera alle 21 il suo attesissimo incontro al Sociale con il direttore del Trentino Alberto Faustini. Breve storia di un italico “supereroe”


di Matteo Ciangherotti


TRENTO. Corruzione, Gomorra, appalti truccati dall’Expo fino alla sanità regionale, politici immorali e impresentabili. Manca soltanto la disoccupazione o le pensioni sul tavolo di Raffaele Cantone. L’uomo tuttofare del governo Renzi, il Grande Fratello che vigila e controlla sulla malata Italia. Avete un problema, dal sapore “italico”, da risolvere? Ci penserà lui, il superman chiamato a salvare la faccia della politica italiana. Così, “don” Raffaele, non poteva mancare nemmeno a questa edizione del Festival dell’Economia. Appuntamento questa sera (ore 21) al Teatro Sociale. Tema, e ci mancherebbe, la “geografia della corruzione”: ne discuterà con il nostro direttore Alberto Faustini.

La sua diffusione così capillare nel nostro Paese rappresenta un ostacolo alla crescita, civile, sociale ed economica. Così Cantone proverà a fornire una mappa della corruzione, individuando le possibili azioni di contrasto, sia nel campo legislativo e giudiziario, sia dal punto di vista sociale e culturale.

A capo dell’Anac (autorità nazionale anticorruzione) dal novembre 2014, Raffaele Cantone è “stato” magistrato anticamorra. Ora, chiamato in campo dal premier Matteo Renzi, si trova a gestire una struttura con competenze e poteri davvero ampi. 300 dipendenti all’interno dell’edificio di Galleria Sciarra, quartiere romano di Trevi, con compiti di vigilanza e controllo nei confronti della pubblica amministrazione; contro la violazione delle norme dei piani triennali anticorruzione e dei codici di comportamento; vigilanza sui contratti pubblici; orientamento dell’attività amministrativa e legislativa (quel che gli anglosassoni definiscono “soft law”); potere ispettivo e repressivo su segnalazione di soggetti pubblici e privati. Ma non basta. L’Anac può essere destinataria di informazioni da parte delle Procure quando il pm esercita l’azione penale in certe categorie di reato, ed è dotata di uno speciale “nucleo anticorruzione” della Guardia di finanza. Inoltre la legge anticorruzione, la 190 del 2012, ha assegnato al numero uno dell’Anac poteri monocratici che gli consentono i commissariamenti degli appalti: è la facoltà che Cantone ha esercitato nell'attività di controllo sugli appalti “inquinati” per l'Expo di Milano e nell'indagine sul Mose di Venezia. Eppure, ha ammesso lo stesso Cantone, «le competenze sono ampie ma i settori di intervento sono limitati». Intanto dallo scorso marzo l'Anac si occupa perfino di determinare i giusti prezzi di acquisto delle siringhe da parte delle Aziende sanitarie delle Regioni, e anche del prezzo delle forniture di carta in risme e di certi servizi di pulizia in ambito sanitario.

Insomma, Cantone è riuscito laddove nessuno aveva mai osato, risolvendo uno degli enigmi della finanza pubblica italiana: il costo standard della siringa. Sarà anche per questo che Raffaele è divenuto, nell’immaginario collettivo, il “salvatore della patria”, tipica figura molto ricercata sul mercato del Bel Paese. «Per qualcuno siamo diventati uno sfogatoio – ha recentemente dichiarato –. Una signora ci ha scritto sostenendo di aver subito un avvelenamento da farmaci. Le abbiamo spiegato che doveva rivolgersi a una Procura, non a noi. Una lista civica che si presenta alle amministrative a Napoli ci ha inviato i nominativi dei candidati: l’abbiamo rispedita al mittente perché noi non ci occupiamo di liste elettorali».













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