qualche imbarazzo per il ritorno di pedergnana 

Congresso Patt, corsa a tre per il dopo Franco Panizza

TRENTO. Candidature depositate ieri al Patt in vista del congresso e, come previsto, l’assessore comunale Roberto Stanchina, vi prenderà parte con una mozione, ma senza correre. Dunque, saranno tre...



TRENTO. Candidature depositate ieri al Patt in vista del congresso e, come previsto, l’assessore comunale Roberto Stanchina, vi prenderà parte con una mozione, ma senza correre. Dunque, saranno tre gli sfidanti per la segreteria: Carlo Pedergnana, Roberta Bergamo e, in tandem con Lorenzo Conci candidato alla vicesegreteria, Simone Marchiori. Insieme alle candidature ufficiali sono stati presentati due documenti programmatici, con lo scopo di dar vita ad un dibattito politico articolato e costruttivo. Qualcuno tra gli osservatori più attenti ha colto con qualche imbarazzo anche il ritorno di Pedergnana che, allo scorso congresso, fu eletto presidente salvo doversi dimettere il giorno dopo per via di foto giovanili che lo ritraevano nell’atto del saluto romano: «In democrazia ognuno è libero di proporsi. Lui è una persona che ha dato tanto al Patt, non mi focalizzerei su un errore condannabile, una seconda possibilità va data a tutti» osserva Roberto Stanchina.

Che continua: «Non ho velleità di ruoli, la mia volontà è di aprire un dibattito nel partito. Da assessore comunale sento di avere una responsabilità e un peso politico. A volte fare un passo indietro è segno di maturità e altruismo. Sul piano delle alleanze, il documento propone di avviare un percorso per la creazione di un grande polo territoriale, senza snaturare la nostra identità: uno strumento federato, su base provinciale, lontano dalle logiche nazionali ma con una forte visione europeista. Un ciclo è finito, in 5 mesi è stato distrutto un progetto di vent'anni. Centrodestra e centrosinistra sono categorie superate. Ora l'appuntamento politico sono le amministrative 2020, il Patt è centrale e guarda a 360 gradi. Non dobbiamo rincorrere nessuno né da una parte né dall'altra». Nessuna preclusione di partenza nemmeno nei confronti della Lega: «Ci sono sensibilità che vanno smussate, ma la Lega non è più la Lega di vent'anni fa, oggi è prematuro decidere. Sono al governo da due mesi» chiude Stanchina.

Roberta Bergamo con la tesi: “Un partito al servizio del Trentino e della sua Autonomia” presenta la candidatura sia alla segreteria sia alla vicesegreteria: «Ho deciso di candidare – afferma Bergamo - per mettere a disposizione del partito la mia esperienza e le mie sensibilità. Gli elementi che intendo sviluppare sono dettati dalla volontà di contribuire al rilancio del Partito Autonomista».













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