Con la manovra un salasso sulle coop

Il presidente Schelfi in allarme: "Danni per milioni di euro se vengono cancellati i vantaggi fiscali"



TRENTO. Il mondo cooperativo trentino è in allarme per le modifiche alla manovra finanziaria del governo, e parla apertamente di rischio salasso: "Una iniziativa di legge che cancellasse i residui vantaggi fiscali delle cooperative potrebbe pesare sulle cooperative trentine per qualche milione di euro".

Ma paradossalmente non è soltanto l'entità economica della manovra - seppure importante - a preoccupare i cooperatori, quanto piuttosto la decisione politica di colpire un modello di impresa di successo che ha mostrato di "reggere" alla crisi meglio che altre forme di impresa.

Per il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi "tanto accanimento non si giustifica con la necessità di 'fare cassa', quanto piuttosto con la volontà di colpire un modello di impresa che anche in questo periodo di crisi ha aumentato i fatturati ed assunto personale. In un momento come questo in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte, si è deciso di prendersela con le imprese più radicate sul territorio e vicine alle comunità, che assumono anziché licenziare e crescono anziché diminuire. Se è questa la ricetta per lo sviluppo, non riusciamo davvero a comprenderne la razionalità".

L'attacco alle cooperative non è una novità: con interventi governativi ad ogni inizio legislatura, nel 1994, 2001 e 2008, le supposte agevolazioni sono state ridotte drasticamente, cercando nel contempo di minimizzare il valore sociale della cooperazione. Allo stato le cooperative sono tassate come tutte le altre imprese, ad eccezione di una parziale riduzione dell'aliquota relativa agli utili portati a riserva indivisibile per l'impresa cooperativa.

Infatti a questa speciale società a proprietà collettiva la Costituzione (art.45) riserva una particolare tutela per la "funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata".

L'unica, residuale forma di incentivo che ancora è in capo alla cooperazione è appunto una parziale riduzione della tassazione degli utili, che però vanno ad incrementare il patrimonio della cooperativa, che rimane a disposizione delle future generazioni. Se una cooperativa chiude, il suo patrimonio viene devoluto ad un fondo di promozione di tutta la cooperazione, che in Trentino si chiama Promocoop.













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