Como calcio in ritiro in Trentino, ma senza pagare

Un hotel della val di Cembra costretto a fare causa civile per recuperare 18 mila euro per il soggiorno estivo



TRENTO. Ormai è diventato un mantra. La parola crisi viene pronunciata sempre, spesso a sproposito. Molte volte è un alibi. Ma di certo non accade spesso che una squadra di calcio professionistica non paghi il conto dell’albergo che l’ha ospitata per il ritiro estivo. Una squadra di seconda fascia, anche se con un passato glorioso in serie A, come è il Como. I lariani hanno lanciato giocatori come Pietro Vierchovood, il compianto Stefano Borgonovo e Dan Corneliusson. Gli amanti delle figurine Panini ricorderanno che nelle fila del Como aveva anche giocato il mitico portiere rigorista Antonio Rigamonti e con lui c’era anche Alessandro Scanziani. Una storia gloriosa quella della squadra della città lombarda. Una storia che questa estate ha avuto un brutto infortunio. Dopo aver conosciuto anni migliori, con alcuni campionati di serie A e lunghe militanze in serie B, il Como attualmente gioca in Lega Pro prima divisione, quella che una volta veniva chiamata serie C1. Ben lontano, quindi, dalle prime pagine dei giornali e dai ricchi contratti pubblicitari. A differenza delle grandi squadre, il Como deve pagare per il ritiro.

La società aveva scelto per il ritiro estivo un albergo ristorante della val di Cembra. La squadra usufruiva anche delle strutture sportive del paese. Sembrava che tutto fosse a posto. La squadra sembrava soddisfatta, ma poi è tornata a casa, in Lombardia lasciando il conto da pagare. Si tratta di 17.463 euro. Non una grande cifra, ma per l’albergo che ha ospitato la squadra di calcio si tratta comunque di una somma importante. Per questo motivo, il titolare dell’hotel ha pazientato qualche mese e poi, nei giorni scorsi si è rivolto all’avvocato per cercare di incassare il mancato introito. Così ecco che è partita la lettera monitoria con la quale si chiede il saldo di 18 mila euro.

Ma è già pronta la causa civile per cercare di incassare il conto che non è stato saldato. Quindi il ritiro estivo per la squadra rischia di avere una sgradevole coda in Tribunale. Sarà quindi il giudice a decidere se il Como deve pagare. Non certo una bella storia per una gloriosa società che ha giocato per ben 13 stagioni in Seria A e per altre 33 ha calcato i campi della serie B.

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