Coltello puntato al volto  ragazza rapinata in via Perini 

Lunedì sera. La giovane si era fermata per ritirare del denaro al bancomat. Dopo pochi metri è stata raggiunta  da uno sconosciuto che l’ha minacciata con una lama. «Ero sola, la strada era vuota, gli ho dato tutto»



Trento. Un coltello puntato al viso, un minaccia più che esplicita, e l’ordine di dargli tutti i soldi che aveva appena prelevato. È successo in via Perini, erano all’incirca le 22.45, ma non c’era per strada nessuno che potesse aiutare la ragazza, vittima della rapina. Che ha fatto l’unica cosa possibile: ha consegnato il portafoglio a quell’uomo che la minacciava con la lama così vicina al suo viso. Ora sulla rapina sta indagando la squadra volante della polizia. Che sta agendo su vari fronti a partire da quello dell’analisi dei filmati delle telecamere della zona. Che forse non hanno immortalato la rapina ma potrebbero fornire delle indicazione sulle quali lavorare per arrivare all’identificazione del soggetto. Per ora si parte dalla descrizione che è stata fornita dalla giovane vittima dell’aggressione.

«Da sola al bancomat»

A raccontare quello che è successo lunedì sera è la stessa vittima. «Ero in via Perini, erano circa le 22.45 e sono andata allo sportello del Credito Valtellinese per fare un prelievo. Operazione veloce e poi mi sono incamminata. Neppure il tempo di fare cinque metri quando un uomo mi ha puntato un coltello al viso» La giovane lo descrive come uno trasandato alto meno di un metro e 70 con jeans e felpa. E una parlata quasi strascicata da far pensare che fosse sotto effetto di qualche sostanza.

Il coltello, i soldi

L’ipotesi è che lui avesse tenuto d’occhio la ragazza e che l’avesse vista prelevare tanto che le ha chiesto il denaro che aveva appena preso. Una richiesta, in quelle condizioni, che non prevede risposta diversa dal “sì”.

«In quel momento non passava nessuno per strada» racconta la giovane e quindi lei era sola, di sera contro un uomo che le puntava un coltello al viso. «Gli ho dato il portafoglio pregandolo di prendersi i soldi ma di lasciarmi il resto, almeno i documenti». L’altro, il rapinatore, ha preso tutto ed è scappato in direzione di via Giusti, lasciando la sua vittima da sola in via Perini.

L’allarme alla polizia

La ragazza ha fatto l’unica cosa possibile in quel momento e ha chiesto aiuto al 112, il numero unico dell’emergenza. Nel giro di pochi minuti in via Perini c’era una pattuglia della polizia che ha fatto un primo giro di controllo per cercare di individuare - descrizione alla mano - l’aggressore. E ora le indagini vanno avanti per dare un nome e un volto a chi ha commesso la rapina. E intanto la derubata lancia un allarme. Perché vorrebbe tornare in possesso del suo portafoglio e dei suoi documenti. Si tratta di un portafoglio bianco con dei musetti di gatto stilizzati.

L’ipotesi più probabile è che il rapinatore si sia sbarazzato di tutto quello che non era denaro nel minor tempo possibile. Anche per evitare, in caso di controllo, si avere addosso qualcosa che lo potesse immediatamente collegare ad una rapina.













Scuola & Ricerca

In primo piano