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Colpo ai bancomat del centro commerciale di Pergine, arrestato il secondo uomo

I ladri avevano scardinato il bancomat agganciandolo a due auto con dei tiranti, una tecnica usata anche in precedenti furti ad Alghero e in Svizzera. I carabinieri hanno individuato un rumeno di quarant’anni, che frequentava le palestre come gli altri membri della banda. Per mettere a segno questo tipo di furti serviva infatti molta forza fisica.



TRENTO. Arrestato dai carabinieri il secondo presunto autore del colpo ai bancomat del centro commerciale “Shop Center” di Pergine Valsugana. Il nucleo investigativo dei carabinieri di Trento ha, infatti, concluso una vasta attività di indagine che ha interessato la provincia di Trento ed altre località, stroncando un gruppo dedito ai furti in sequenza di bancomat. L'operazione è stata denominata "I palestrati" perché gli autori frequentavano le palestre, avendo bisogno di grande forza fisica.

L’investigazione è nata a seguito del colpo dello scorso 14 marzo, quando i malviventi, utilizzando tre autovetture rubate nella serata precedente dalla concessionaria Ford Margoni di Trento, avevano sfondato la porta d’ingresso dello "Shop Center” e, mediante fasce da trazione fissate al telaio dei mezzi, avevano scardinato due postazioni bancomat della Cassa Rurale Pergine Valsugana. In quell’occasione i carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana erano riusciti ad arrestare nella flagranza un unico soggetto rumeno residente a Castelfranco Veneto.

Gli altri tre soggetti, componenti il sodalizio criminale, sono stati tutti identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Trento, in un’indagine diretta dal pm Carmine Russo. Tra essi è stato tratto in arresto sabato mattina il principale accusato, su ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri della Compagnia di Cittadella, attivati per competenza territoriale. Si tratta di Daniel Valentin Hotescu, rumeno di quarant’anni pluripregiudicato residente a Santa Giustina in Colle (Padova) che, come gli altri tre uomini del gruppo criminale, amava tenersi in esercizio frequentando quotidianamente palestre.

Di fatto, la tecnica affinata dal gruppo era identica in ogni colpo e necessitava di notevole forza fisica: nei colpi del 2015 attribuiti ai malviventi, sia ad Alghero che in Svizzera, gli uomini avevano dimostrato estrema prestanza nel caricare rapidamente a braccia gli apparati bancomat, dopo averli scardinati con l’ausilio di autoveicoli rubati.

Proprio nell’ultimo colpo presso un ufficio postale di Bulle, Hotescu era stato tratto in arresto dalla polizia cantonale elvetica in flagranza di reato e rilasciato per decorsi termini qualche giorno fa. L’uomo è ora nuovamente in carcere, ai “due Palazzi” di Padova, mentre il primo, arrestato a marzo a Pergine, è tuttora sottoposto ai domiciliari a Castelfranco; gli altri due risultano deferiti a piede libero. Il reato attribuito a tutti i componenti del gruppo è quello di furto aggravato in concorso.













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