Colonie estive «salve» per i non vaccinati 

Lo ha deciso la giunta: frequenza garantita fino al termine dei colloqui dell’Apss (entro il 31 agosto)



TRENTO. Campi estivi off limits per i bambini non vaccinati. Anzi no: campi estivi consentiti. La Provincia sposta in là (al 31 agosto) il termine ultimo per le verifiche e fa salve le colonie per tutti.

Andiamo con ordine. Il requisito della vaccinazione per frequentare i servizi educativi e scolastici e quelli estivi è stato previsto da una delibera della giunta approvata lo scorso aprile, che prevede la conformità agli obblighi vaccinali per gli utenti dei soggiorni socio-educativi estivi organizzati con i contributi della Provincia.

Tre giorni fa, in consiglio, Rodolfo Borga (Civica Trentina) solleva il caso (Trentino del 23 maggio) e con un’interrogazione chiede spiegazioni alla giunta, sostenendo che si tratta di una discriminazione che va oltre quanto previsto dalla legge nazionale sulle vaccinazioni obbligatorie: «La previsione dell’assolvimento degli obblighi vaccinali come requisito per l’iscrizione - ha detto il consigliere - non trova fondamento nella normativa statale, ma è quindi il frutto di una scelta discrezionale della giunta provinciale».

La risposta in aula è arrivata direttamente dal governatore e assessore all’istruzione Ugo Rossi il quale ha ribadito che la normativa nazionale sui vaccini «dà disposizioni precise sulla regolarità vaccinale anche per l’accesso ai servizi educativi quali sono quelli citati da Borga.

Rossi ha anche aggiunto che la conformità vaccinale verrà richiesta una volta terminate per tutti le verifiche dell’Azienda sanitaria. Verifiche e richiami che secondo i funzionari dell’Azienda dovrebbero essere terminati entro fine maggio (com’era stato precedentemente annunciato), ma senza certezze. E dunque ieri la giunta, su proposta del presidente, ha incaricato l’Azienda di completare le procedure «entro il 31 agosto»: fino a questa data - viene chiarito - non sono previsti ulteriori oneri di verifica in capo ai responsabili delle scuole e degli enti che organizzano i servizi estivi sostenuti dalla Provincia per i bambini di età 0-6 anni. Quindi la frequenza è assicurata anche durante l’estate. Pericolo scongiurato. «Trattandosi di servizi dentro lo stesso anno scolastico legato alle verifiche che stiamo facendo attraverso l’Azienda sanitaria - ha specificato ieri Rossi durante la conferenza stampa post-giunta - li abbiamo equiparati alla frequenza scolastica. Così tutti sono allineati e la procedura è unificata, altrimenti avremmo prodotto delle disparità comminate a seconda del cognome, con il risultato di avere un bambino di nome Bianchi sanzionato perché non si è vaccinato e il bambino Rossi non sanzionato perché non ancora chiamato dall’Azienda per essere vaccinato». (ch.be.)













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