«Clima, 20 anni per evitare la catastrofe»

Trento. «Abbiamo ancora dodici, forse vent'anni per smettere di inquinare e impedire la catastrofe climatica globale. Altrimenti gli eventi come la tempesta Vaia saranno destinati e ripetersi». Così...



Trento. «Abbiamo ancora dodici, forse vent'anni per smettere di inquinare e impedire la catastrofe climatica globale. Altrimenti gli eventi come la tempesta Vaia saranno destinati e ripetersi». Così Riccardo Valentini, membro dell'Intergovernmental Panel on Climate Change e premio Nobel per la Pace nel 2007, ha lanciato il conto alla rovescia per limitare l'aumento globale delle temperature entro 1,5 gradi, nel corso dell'incontro dal titolo "Human change" svoltosi giovedì sera al Muse e moderato dal direttore del "Trentino" Paolo Mantovan. La tavola rotonda si è svolta nell'ambito di "Trentino Clima 2019", serie di iniziative che ricorrono nell'anniversario della tempesta Vaia. Assente all'incontro Licia Colò per un malanno, ma ha salutato con un messaggio: «Non siamo messi bene sul fronte ambientale, ma agendo insieme possiamo migliorare il futuro». La climatologa Serena Giacomin ha criticato i media per la risonanza data agli scienziati "negazionisti" del cambiamento climatico: «In Italia gli scienziati che negano la correlazione tra inquinamento e surriscaldamento globale sono al massimo quattro, ma i media e i social danno loro grande risonanza, vanificando gli sforzi della comunità scientifica che si adopera "silenziosamente" per sensibilizzare. Portare un negazionista davanti a un climatologo nei dibattiti fa audience, ma è come mettere un astrologo davanti a un astronomo». È dello stesso avviso Andrea Segré, agronomo ed economista: «Quando uno controlla la produzione scientifica di Antonino Zichichi (uno dei più noti "negazionisti") in merito al tema dei cambiamenti climatici si accorge che non ha scritto una riga». Segré ha indicato nella lotta allo spreco alimentare uno dei principali ambiti in cui tutti possono impegnarsi: «Lo spreco alimentare è il terzo inquinatore al mondo dopo Usa e Cina. È spreco di superfici agricole, risorse, carburanti. Se facciamo notare alle persone che ogni anno sprecano in media 450 euro di cibo, iniziano ad ascoltarci. Perché purtroppo non bastano gli appelli etici di papa Francesco». Valentini ha ricordato la tragedia Vaia: «Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo e hanno fatto scoprire anche ai trentini di essere esposti ai cambiamenti climatici. Ma Vaia può ora consentire di mettere a punto gli scenari di rischio qualora un evento simile si ripetesse. Serve però l'impegno della politica. E soprattutto il recupero dell’etica nella politica». Serena Giacomin ha rilanciato lo spirito dei giovani di Friday for Future: «Dicono che è una moda? Bene, lo sia ancora di più, essere un buon esempio nei consumi deve "fare figo"».F.P.













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