Cinque stelle: un operaio sindaco

Gli attivisti scelgono Paolo Negroni, tipografo. Che batte l’economista portaborse di Degasperi


di Luca Marognoli


TRENTO. L’ “operaio idealista” vince sul laureato e braccio destro del consigliere Filippo Degasperi.

È Paolo Negroni, 42 anni, tipografo milanese dal 2002 a Trento, il candidato del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali di maggio. Ha ottenuto una percentuale pari al 49,15% incassando 30 voti, contro i 25 di Giulio Baldessari, 41 anni, economista e manager in Trentino, Lombardia e in Olanda prima di approdare al gruppo consiliare “grillino” di Piazza Dante, e i 5 di David Conotter, 49 anni, geometra in Provincia.

Una vittoria per un pugno di voti, dopo una sfida leale, commenta: «Sì, è stato un bel confronto. Siamo tutti dalla stessa parte come principi e programma. C'era da scegliere comunque un timoniere e poteva essere qualcuno con maggiori competenze come Giulio, che collabora con il consigliere Degasperi aiutandolo nella fase politica e di preparazione di proposte e mozioni, o uno più “normale” come me, un operaio dipendente alle Grafiche Futura di Mattarello, tipografo, ma che ha il Movimento nel sangue».

Negroni è iscritto al M5S di Trento dal 2012, da quando è nato il movimento in ambito locale. «Mi ero candidato anche alle provinciali - ricorda - risultando il quarto su cinque...».

Con l’aria che tira a livello nazionale e il caso dei fuoriusciti, la domanda è d’obbligo: pro o contro Grillo? «Lo seguo da bambino e da quando, nell’ottobre 2009, è stato fondato il Movimento al teatro Smeraldo di Milano», spiega il neocandidato a Palazzo Thun. «Lui ha dato la possibilità a cittadini sconosciuti di mettersi in gioco senza spinte, raccomandazioni e conoscenze. Poi, chiaramente, ha le sue idee, a volte criticabili, ma è una persona genuina e molto trasparente: è il nostro garante».

A Trento il clima è sereno e Negroni tiene a chiarirlo: «Giulio (Baldessari, ndr) è la prima persona che ho ringraziato, perché la votazione si è svolta in totale serenità e amicizia. Ci incontravamo tutti i giorni per scambiarci opinioni e confrontarci. Senza imposizioni dall'alto, come si vuole far apparire talvolta, ma nel massimo della partecipazione. Se avesse vinto lui, io sarei stato il suo primo sostenitore. E assieme saremo presto al lavoro per la lista: abbiamo già 25 persone e l'obiettivo è una squadra competitiva di 40 candidati, che il 28 febbraio saranno votati per deciderne la posizione di lista».

Quanto al programma - precisa - «integreremo quello provinciale con le proposte che raccoglieremo dai cittadini. Al centro l’ambiente, con la discarica di Sardagna e il piombo della Sloi, ma anche il no alla Tav, che vorrebbe dire distruggere la geografia di tutta la regione; la sicurezza, dove proporremo soluzioni chiare (non si può tagliare il personale della polizia locale). Saremo anche vicini alle persone più bisognose sostenendo il fondo di microcredito per le piccole imprese: non bisogna gettare contributi a pioggia ma aiutare le famiglia puntando sul welfare (sono assurdi gli aumenti dei ticket sanitari). Attenzione anche alla mobilità sostenibile, dal trasporto gratuito ai mezzi alternativi, e all’urbanistica, un tema fondamentale a livello comunale».

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