Cervi nel recinto a Caoria coro di no su Facebook

Pioggia di “mi piace”, commenti e condivisioni contro il “parco turistico” Scrivono: «Si vedono liberi nei boschi». L’ex assessore: «Che spreco di denaro»


di Raffaele Bonaccorso


CANAL SAN BOVO. Ha suscitato un mare di reazioni la notizia pubblicata domenica scorsa dal Trentino in merito al progetto per la costruzione di un recinto per cervi con finalità turistico ricreative, all’ingresso dell’abitato di Caoria.

In particolare su Facebook dove a dare l’avvio ai commenti, tutti negativi, è stato Renato Orsingher che ha condiviso l’articolo del nostro giornale commentando: «Io preferisco vederli liberi. Avremo la Disneyland a Caoria con i costi vari che comporta il fatto di rinchiudere animali nati liberi in un recinto, mentre il Vanoi ha ben altri problemi. Venire a vedere il parco cervi? Non c'è un solo turista qui che appoggia il progetto, ai turisti Caoria piace per la sua bellezza naturale che comprende il Lagorai dove basta fare due passi per vedere animali in totale libertà». Ed ecco fioccare approvazioni (44 “mi piace”), commenti (35) e condivisioni che continuano ancora. Fra i tanti, Tiziana: «A Caoria i cervi si possono vedere di sera basta non fare rumore, ne abbiamo visti 5 noi circa un mese fa, un’ emozione unica. Ma se sono dentro un recinto che emozione è?». E Alessandra: «Gli animali vanno lasciati liberi. Non c'è niente di più emozionante di incontrare nel bosco un qualsiasi animale: dal piccolo scoiattolo al cervo, dalla lepre alla volpe. Fate delle gite guidate nei luoghi dove i cervi si radunano, insegnate come riconoscere le tracce che lasciano». Ed ancora Marco: «Se voglio vedere dei cervi in un recinto vado a Paneveggio (capirai che bellezza) ma vederli in libertà è tutta un’altra cosa. Basta spostarsi di qualche centinaio di metri dal centro del paese». Infine Chiara: «Il fine settimana scorso siamo tornati nel nostro Paradiso, Cicona, la sera verso le 22 siamo stati accolti da una volpe che scorrazzava nel nostro prato, sabato abbiamo visto 3 caprioli, 2 cervi prima di Prade e 8 sotto casa; ogni volta ci siamo bloccati quasi senza respirare per non spaventarli. Questa per noi turisti è la magia del Vanoi».

Daniela Sperandio, ex assessore di Canal San Bovo, dimessasi nel settembre 2012, ha scritto direttamente al Trentino. «L’uscita della Disneyland dei cervi ha riacceso gli animi che in tempi come questi si infuocano ancor di più - scrive -. Per il recinto sono stati messi a disposizione 56.387 euro derivanti dai sovracanoni Bim, denaro che passa attraverso la Comunità di valle e che avrebbe dovuto essere destinato per opere di recupero ambientale all'interno di tutto il Comune, ma che il sindaco ha deciso di investire nel recinto dei cervi a Caoria, senza interpellare i cittadini sulla altra possibile destinazione». E poi continua: «Se oggi un cittadino del Vanoi si chiede cosa manca o cosa servirebbe al Vanoi, le risposte sarebbero molteplici, anche se negli ultimi anni, viste le numerose richieste fatte all'amministrazione e a fronte delle solite risposte che mancano i fondi, i cittadini, consapevoli della situazione economica, non si aspettano più grandi cose, basterebbe che venissero garantite le minime cose ed invece la priorità rimane il recinto dei cervi. Ma mi chiedo, oltre a questa somma, 56 mila euro, che non è sicuramente irrisoria, quanti altri fondi saranno necessari per portare a termine un’opera come questa? Sicuramente un valore complessivo di 100.000 euro non sarà sufficiente, ma su questo neanche un accenno, solo parole, con la speranza che con un investimento di questo tipo ci possa essere un ritorno economico».













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