Commercio

Centro, girandola di aperture e chiusure

Se il Giro al Sass resiste, appena fuori abbondano i cartelli "affittasi"


di Daniele Peretti


TRENTO. L'inattesa chiusura di Jack Wolfskin in via Manci conferma la situazione critica a livello commerciale in centro storico, dove subito al di fuori del Giro al Sass, che tiene, la situazione non è per nulla rosea. Nelle vie centrali il turn over è ciclico e trovare un'attività con molti anni alle spalle è sempre più difficile. Sicuramente incide il caro affitti, se solo pensiamo che un negozio che ha recentemente chiuso pagava mensilmente una locazione nell'ordine dei diecimila euro. Se a questi aggiungiamo i costi fissi e quelli del personale indispensabile per un'attività che per reggere deve fare orario continuato, sette giorni su sette, è comprensibile come dopo che è cessato l'effetto novità, possano arrivare i periodi difficili. Praticamente in ogni via del centro non mancano i cartelli che indicano "Affittasi" e sono del tutto assenti quelli con la scritta "Vendesi".

In controtendenza, sono da registrare due nuove aperture: in via Torre Verde la Farmacia Veterinaria ed in via San Pietro, in fase di allestimento, "88 Caffè Take Away e Bistrò"; in arrivo in via Oss Mazzurana al posto dell’”Incontro” che a breve si trasferisce alle Albere, Fielmann: una catena tedesca di occhiali low cost. Assodato che un negozio in centro non è più appetibile come lo poteva essere alcuni anni fa, un'altra differenza netta rispetto a quello che accadeva in passato è che l'essere in saldo non vuol più dire esaurire i capi di stagione per avere lo spazio per quelli della nuova, ma spesso corrisponde alla necessità di fare cassa senza quasi mai avere la certezza della riapertura.

«Questo è il vero problema - dice una commessa di una profumeria del centro - le intenzioni delle catene in franchising non le conoscono nemmeno i dipendenti ed è già successo che al termine del periodo degli sconti sia arrivata la comunicazione di chiusura o di cambio di marchio. Nel privato la situazione è più trasparente, tanto che è possibile intuire lo stato di salute dell'azienda». Se nel Giro al Sass i negozi sono tutti occupati, ma man mano che ci allontana la situazione cambia del tutto.

In via Suffragio in affitto ci sono quattro superfici commerciali, tre in Vicolo dell'Adige, altrettante in Vicolo del Vò e due in via Torre Verde, circoscrivendo l'analisi solo ad una parte del centro storico. Si tratta di negozi piccoli, adatti alle botteghe tradizionali, attività che però non sembrano in grado di reggere le spese collegate all'apertura. Domani sarà l'ultimo giorno d'apertura di Jack Wolfskin, chiuso senza una motivazione ufficiale, se non quella di una riorganizzazione dei punti vendita sui quali avrà senz'altro pesato la quota di mercato di riferimento.

Il fatto che non si tratti di un trasferimento (e quindi si potevano prendere in esame i costi degli affitti in centro), ma di un'uscita dal mercato trentino è un aspetto che preoccupa. C'è anche chi fa notare come da sempre a Trento, le tendenze nazionali arrivino dopo il resto d'Italia. Ed allora non si vorrebbe che il 2017 almeno a livello commerciale, possa essere l'anno nel quale si andranno a scontare le conseguenze della crisi economica. Senza tralasciare il fatto che già alcuni esercenti hanno ufficializzato la decisione di chiudere le proprie attività, anche pluriennali, nei primi mesi dell'anno.

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Daniele Peretti