Cavalese, nudo vietato in sauna

Scelta controcorrente per la nuova area wellness: «Tuteliamo la privacy». Ma c’è chi protesta


di Luciano Chinetti


CAVALESE. E’ stata inaugurata in pompa magna da una settimana la piscina comunale e il nuovo centro benessere e è già è scoppiata la prima polemica sull’uso e acquisto obbligatorio del costume per i fruitori delle saune.

In controtendenza con quello che avviene in tutte le saune dei Centri benessere nel Trentino Alto Adige (dove è vietato l’uso dell’intimo), a Cavalese invece per entrare nella sauna bisogna munirsi di un costume, messo a disposizione non gratuita (4 euro per i maschi e 6 euro per le donne) dalla direzione della piscina. C ‘è stato anche chi si è lamentato ed ha subito telefonato al Trentino per esprimere il proprio dissenso.

Ma noi abbiamo cercato di chiarire il perché di questa scelta con lo stesso direttore responsabile del Centro Benessere Stefano Ventura: «E‘ una filosofia, vogliamo aprire una nuova corrente di pensiero – chiarisce subito il direttore Ventura - per andare incontro alla stragrande maggioranza dei nostri clienti, che per pudore non se la sentono di entrare nella sauna nudi. La nostra scelta non è avvenuta per caso ma sulla base di diverse analisi avvenute con gestori di saune di altissimo livello che farebbero volentieri anche un passo indietro. E’ una scelta condivisa anche dai nostri amministratori che hanno investito in questa struttura (piscina e centro benessere) alcuni milioni di euro denaro pubblico per dare dei servizi alla salute.

Questo investimento così corposo dunque è giusto che sia fatto solo per un limitato gruppo di persone ? Io credo – ha aggiunto il direttore Ventura – che la struttura essendo destinata ad un grosso pubblico, giovani , ma anche famiglie, madri di famiglia, anziani, nonni e nonne abbia anche , diciamo così, un occhio di riguardo e di riservatezza per la stragrande maggioranza dei fruitori che nella saune preferiscono tenersi un indumento intimo, senza per altro essere anche costretti a vedere altre persone nude».

«Di fronte a questa problematica - continua Ventura - ci siamo attivati con dei produttori italiani ed abbiamo scelto un indumento intimo, antibatterico e fatto con materiali che resistono alle alte temperature senza modificarsi e creare danni a chi le indossa. E’ dunque anche un problema oltre che di salvaguardare l’ intimità, anche di salute. Del resto – ha concluso il direttore del Centro Benessere Stefano Ventura – si tratta poi di spendere una cifra molto modesta una sola volta, poiché il costume uno se lo porta a casa e lo usa quando entra un’altra volta nella sauna presso il nostro Centro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano