Cavalese dice ancora «no» al metano

Il consiglio respinge la mozione, nonostante le proteste di Masi


Luciano Chinetti


CAVALESE. L'unico comune di Fiemme, Fassa, Cembra e Piné che ancora non è servito dal metano è Cavalese. E resterà così ancora a lungo visto che anche giovedì sera in consiglio comunale la maggioranza - con in testa lo stesso sindaco Silvano Welponer - ha ribadito un secco «no» alla metanizzazione sia di Cavalese che della frazione di Masi.

La proposta era contenuta nella mozione presentata dalla consigliera Bruna Dalpalù che aveva anche sottolineato il fallimento del progetto pilota per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili per la frazione di Masi. «Più che una mozione, mi sembra una barzelletta» ha attaccato il sindaco Welponer nel rispondere alla consigliera visto i toni eccessivamente pesanti in essa contenuti. «Il piano energetico di Masi era un'opportunità e i cittadini potevano scegliere - ha proseguito il sindaco - ma la metanizzazione sia di Cavalese che di Masi per ora non è nelle nostre intenzioni».

La Dalpalù ha sostenuto che il Comune si è interessato della metanizzazione solo dopo la sua interrogazione, smentita però da Carmelo Zini che ha ricordato un incontro con il responsabile di Dolomiti Energia, Marco Merler, già nel luglio scorso.  Ma lo stesso Zini ha comunque confermato che il piano energetico di Masi non era vantaggioso, tanto che lui stesso ha cambiato la caldaia utilizzando la detrazione statale del 55%.

La consigliera Maria Luisa Gelmi ha parlato invece di evidenti contraddizioni contenute nella delibera della Giunta provinciale. Infine il capogruppo dell'opposizione Franco Corso, ma anche il consigliere Maurizio Tavernar hanno rimarcato con forza che a Cavalese con questa amministrazione continuano ad esistere cittadini di serie "a" e di serie "b" fra quelli che sono collegati al teleriscaldamento e quelli che sono esclusi da metano e teleriscaldamento, che tra l'altro è un servizio ormai poco appetibile visto che per l'allacciamento si chiedono cifre tra i 13 e il 16 mila euro. Critiche anche dal consigliere di maggioranza Alfredo Molinari che ha sottolineato che il servizio a Masi non è stato a livello delle aspettative: «Da 10 anni i comuni di Fiemme hanno il metano e noi stiamo ancora qui a rimpallarci le colpe». Mozione bocciata, con l'astensione di Carmelo Zini.













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