politica

Caso vitalizi, è stallo sui pignoramenti

Sì di Trentino Riscossioni, ma giunta e consiglio prendono tempo. Dellai e Berasi dovranno restituire a rate entro il 2018


di Chiara Bert


TRENTO. Non si sblocca la decisione sui pignoramenti ai consiglieri ed ex consiglieri regionali che non hanno restituito le somme dovute a seguito della riforma dei vitalizi. Da Trentino Riscossioni, la società della Provincia che si occupa di riscuotere i tributi, è arrivata la disponibilità (approvata dal cda e dal comitato di indirizzo dopo il parere di un consulente esterno) ad occuparsi di recuperare le somme non restituite spontaneamente dagli ex consiglieri, che a termini di legge avevano tre mesi di tempo dalla data di ricezione della richiesta del consiglio regionale. Ora la decisione è tutta politica: pignoramenti sì o no, e con quali rischi?

Ieri il tema è tornato sul tavolo dell’Ufficio di presidenza del consiglio, che avrebbe dovuto incontrare gli avvocati per un aggiornamento sui contenziosi in atto con gli ex che hanno fatto ricorso. L’incontro è però slittato ai primi di luglio «per ragioni di tempo», spiega la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo. Ieri gli argomenti all’ordine del giorno erano molti e alle 10 era in programma la seduta del consiglio.

Alla fine dello scorso anno Avanzo aveva scritto una lettera ai consiglieri ed ex che non avevano ancora restituito gli anticipi con la richiesta di provvedere entro 30 giorni: se non fosse avvenuto, il passo successivo dell'Ufficio di presidenza sarebbe stato rivolgersi appunto a Trentino Riscossioni per avviare le procedure di recupero del credito. La lettera citava tutti i possibili passi, dall'ingiunzione tributaria all'esecuzione forzata con il pignoramento dei beni mobili e immobili intestati al debitore. Da ultimo, veniva spiegato, i beni verranno messi all'asta. «La linea resta questa», spiega la presidente, ma c’è la volontà di procedere collegialmente con la Regione e quindi dovremo vederci per approfondire con i nostri legali e individuare un modus operandi».

La Svp frena, Bezzi si smarca. Bisognerà ora capire se sulla linea dei pignoramenti la maggioranza è compatta. Ne dubita Giacomo Bezzi (Forza Italia), membro dell’Ufficio di presidenza per le minoranze: «Se la scelta è di procedere insieme alla giunta, la maggioranza si assuma le proprie responsabilità e non chieda alla minoranza di sopperire ai voti mancanti. Io da ora in avanti mi asterrò». Ieri in ufficio di presidenza mancava il vice Thomas Widmann (Svp) e Veronika Stirner (Svp) si è astenuta su più punti. Bezzi ha confermato le proprie perplessità sulla linea difensiva fin qui adottata dalla Regione sui contenziosi e ha chiesto che si torni a discutere della gestione finanziaria di oltre 330 milioni della Regione affidati a fondi di investimento: «Gli attuali contratti non garantiscono il capitale e non è ammissibile che l’advisor coincida con il gestore del fondo. Serve trasparenza».

Dellai: restituzione entro il 2018. Altro punto discusso ieri dall’Ufficio di presidenza è stata la richiesta, avanzata dall’ex governatore Lorenzo Dellai e dall’ex consigliera Iva Berasi di rateizzare le somme da restituire, 117.904 euro nel caso di Dellai, 38.873 euro per Berasi. «Una possibilità prevista dalla legge a fronte di precise garanzie fidejussorie», ricorda Avanzo, «l’Avvocatura dello Stato ha comunicato che la restituzione dovrà comunque avvenire entro il 2018». La proposta è stata approvata 3 voti su 6, astenuti Bezzi e Stirner. Il senatore Sergio Divina (Lega) che inizialmente aveva chiesto di rateizzare, alla fine ha invece optato per il recupero tramite un contributo mensile sull’indennità.













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